Quando non si ha il diritto all’assegno di divorzio, ecco che cosa prescrive la giurisprudenza al riguardo
Quando si parla di separazione e di divorzio si fa riferimento a situazioni che hanno a che fare con sentimenti e legami familiari, ma anche con diriitti e questioni pratiche. Si tratta dunque di una problematica complessa che investe varie aspetti della vita di una coppia o ex coppia, soprattutto in presenza di figli.
Il codice e la giurisprudenza prestano molta attenzione alla questione, cercando di aggiornarsi periodicamente anche in virtù dei cambiamenti del costume, della cultura e in genere della società. Quando una coppia si separa si deve tener conto anche degli aspetti economici della situazione che hanno a che fare e determinano le condizioni di vita degli interessati.
L’assegno divorzile (o di divorzio) non è la stessa cosa di quello di mantenimento. Quest’ultimo deve essere corrisposto anche se i 2 ex coniugi sono separati, e tende a consentire al coniuge, in condizioni economiche più svantaggiate, il medesimo tenore di vita avuto durante il matrimonio. L’assegno divorzile sostituisce il mantenimento al momento della conclusione delle pratiche di divorzio.
Ma soprattutto ha come fine che sia garantito un sostentamento economico al coniuge meno ricco tale da consentirgli una vita dignitosa. Quindi non ha nulla a che fare con il tenore di vita di cui si godeva in passato. Il suo importo è calcolato dai giudici considerando le condizioni economiche dei 2 ex coniugi e non si eroga automaticamente. Inoltre ci sono delle situazioni nelle quali non spetta.
L’assegno divorzile non spetta se l’ex coniuge si sia risposato o abbia una convivenza stabike in cui provveda ala mantenimento della casa e alle spese comuni. Non spetta se l’ex abbia redditi diversi da quelli derivanti dal lavoro, come nel caso di proprietà di beni immobili che forniscano entrate economiche. Infine non spetta nel caso ex coniuge abbia causato la conclusione del matrimonio con un tradimento.
Si tratta di divorzio con addebito nel caso il tradimento sia la causa della fine del matrimonio. Tuttavia ci sono delle eccezioni nell’eventualità il tradimento non dovesse essere il motivo primario della crisi della coppia, se si verifica dopo l’insorgere di problemi, o a seguito di vessazioni e indifferenza.