RdC preso illegalmente: un furbetto si è salvato così

Un uomo che ha percepito per 5 mesi il Reddito di Cittadinanza è stato scagionato da un giudice: ecco il motivo

reddito di cittadinanza
furbetti rdc assolti per legge (Foto Adobe-pensioni.it)

Il Reddito di Cittadinanza è stato, sin dai tempi della sua introduzione con il governo Conte nel 2019, una misura molto discussa e spesso attaccata dalle forze politiche di centro – destra. Con la salita al governo di Giorgia Meloni il RdC ha ormai le ore contate e da settembre lascerà il posto ad una nuova misura di inclusione attiva: MIA.

Decidendo di abolire il RdC e sostituirlo con una nuova norma ha però portato all’abrogazione anche delle relative sanzioni riguardanti proprio la misura introdotta da Conte nel 2019. Questo ha fatto in modo che molti furbetti del Reddito di Cittadinanza, al posto di essere condannati, si sono salvati. Vediamo cosa sta accadendo.

Reddito di Cittadinanza preso illegalmente: la Legge cambia tutto

reddito di cittadinanza
furbetti rdc assolti per legge (Foto Adobe-pensioni.it)

Nei giorni scorsi un giudice di Asti ha applicato per la prima volta la nuova Legge assolvendo, di fatto, un percettore del RdC che aveva dimenticato di avvisare l’INPS di essere arrestato. Ricordiamo che, in caso di arresto, il beneficio del RdC decade completamente. Ebbene il giudice ha dato ragione all’uomo che è stato assolto perché la vicenda non costituisce reato.

L’uomo era stato arrestato nel maggio 2020 per scontare una condanna definitiva ad un anno. Come detto, la carcerazione è una delle tante cause che fanno perdere il diritto al sussidio. Non comunicando l’arresto all’INPS la tessera del Reddito di cittadinanza era rimasta nelle mani dei familiari che per altri 5 mesi hanno continuato a percepire il sussidio illegalmente.

La Procura ha contestato all’uomo il reato di indebita percezione ma il Parlamento, abrogando le norme sul RdC ha abrogato anche quelle delle relative sanzioni. Gli avvocati dell’uomo, inoltre, avevano anche proposto l’assoluzione per mancanza di dolo: dal momento che era in carcere l’uomo era fisicamente impossibilitato a contattare l’INPS.

A mettere la parola fine alla vicenda un giudice di Asti che, entro 60 giorni renderà note le motivazioni ma sembra chiaro che si è deciso di applicare la legge del 2022 che ha abrogato reddito e sanzioni. La notizia potrebbe portare ora all’assoluzione tantissimi cittadini imputati per appropriazione indebita del reddito, assolti per mancanza della norma.

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