Quali sono i cambiamenti per il canone Rai, ecco le possibili novità che aspettano i contribuenti italiani
Entro breve, si parla del’anno in corso il pagamento del canone Rai cambierà faccia. Il canorne è un tributo che si versa per il possesso di un apparecchio televisivo, se ne paga uno ogni famiglia purché tutti i familiari abbiano la stesssa residenza. Inoltre si ricorda che il pagamento avviene mediante bolletta della luce.
Ma ci sono delle novità in vista in virtù di precise richieste fatte dall’Unione europea al governo italiano. Attualmente il costo dell’abbonamento alla Tv è di 90 euro che si pagano in rate suddivise nelle bollette dell’energia elettrica. Proprio riguardo questo aspetto sono in arrivo delle sostanziose novità, come da richieste dell’Ue all’Italia.
Cosa cambia per il canore Rai
Secondo quanto sostenuto dall’Unione europea il pagamento del canone Rai in bolletta rappresenta un onere improprio per i consumatori e quindi va cancellato dalla fatturazione dell’energia elettrica. Entro l’anno dovrà scomparire dalle bollette come tutti gli oneri non collegati al settore energetico, pena l’ottenimento dei fondi Pnrr.
Quindi per l’anno in corso le bollette conterranno ancora le rate dell’abbonamento alla televisione, l’ultima a ottobre. Ma nel corso del prossimo anno le cose dovranno necessariamente cambiare. L’importo stando alle attuali notizie dovrebbe restare immutato, ma la momento non ci sono conferme in merito.
Il cambiamento delle modalità di pagamento e correzioni dell’importo saranno con ogni probabilità introdotte con la prossima riforma fiscale o arrivare con la prossima legge di bilancio a fine anno. A pagare il canone sono tutti i possessori di apparecchi muniti di strumenti di sintonizzazione per la ricezione dei segnali (satellitari o terrestri) di radiodiffusione dall’antenna radiotelevisiva.
Quindi chi guarda la televisione attraverso i canali web e non mediante i segnali diffusi con le antenne radiotelevisi, ad oggi non è tenuto al pagamento del canone della Rai. Purtoppo non è sicuro che questa situazione non venga modificata con l’introduzione di forme di abbonamento per la visione dei programmi in streaming o in diretta sui canali web. Non resta che attendere chiarimenti ufficiali dal legislatore e dalla fonti governative, in attesa di modalità di pagamento diverse da quelle in vigore oggi.