In attesa delle temperature calde, ecco qualche piccolo suggerimento per evitare che la casa diventi un forno senza l’uso di un condizionatore. I dettagli
Oggigiorno non è facile parlare di stagioni, specialmente se il dibattito si apre nell’apparente coda di una crisi energetica e nel pieno del manifestarsi dei cambiamenti climatici. È indubbio che in questo processo non sempre logicamente afferrabile, l’essere umano ci ha messo del suo, con un disastroso contributo, arrivato direttamente dalle avanzate società occidentali.
Così, paradossalmente, a fronte della prospettiva di un drastico razionamento dei metri cubi di gas, la stagione invernale ha sfoderato temperature ben al di sopra della media stagionale. Al contempo, numerosi cittadini hanno sfruttato i bonus edilizi per darsi delle alternative, nel caso dei tipici gradi raggiunti in un inverno normale, ai classici radiatori casalinghi alimentati a metano.
Insomma, c’è chi ha approfittato delle detrazioni sulla spesa per installare pannelli solari in terrazza o al balcone; oppure ha acquistato una stufa a legna o a pellet (rigorosamente ad alto efficientamento energetico). Altri, più modestamente, hanno dotato i termosifoni di pannelli termoriflettenti in grado di contenere la dispersione di calore là dove le pareti sono solitamente più sottili (sotto le finestre).
Con l’estate, le problematiche possono definirsi, in un certo senso, speculari. Sì, perché mentre stanno prendendo la via della normalizzazione le bollette del gas, l’effetto domino partito dal febbraio 2022 potrebbe investire i costi dell’elettricità. E non difficile immaginare con quali conseguenze sul portafoglio per quanto riguarda gli elevati consumi prodotti da un condizionatore in casa.
Eppure, senza attingere dalla sofisticatissima tecnologia, vi sono parecchi semplici stratagemmi da applicare, alla portata di tutti, con l’intento di refrigerare gli ambienti domestici. Ad esempio, deviando tapparelle e scuri, orientando tende esterne ed interne, si può ridurre la quantità di calore entrante; oppure si sfruttano le notti più fresche e ventilate per tenere aperte le finestre (idem di giorno). E ancora, raffreddare le estremità delle tende. immergendole in secchi o bacinelle d’acque, in grado di raffreddare la stanza nella brezza notturna; ombreggiare balconi e terrazzi con ombrelloni. Al limite, ci sono i ventilatori da tenere accessi all’occorrenza.