Cessione credito anche da Intesa ma a queste condizioni

Nel business del trasferimento del credito, torna in pista il Gruppo bancario di Intesa SanPaolo, ma non senza limitazioni sulle cifre. Di cosa si sta parlando

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Cessione dei crediti (Foto Adobe – pensioniora.it)

Tutt’oggi si possono osservare, nelle grandi città, in particolar modo, molte ditte operanti nel settore edilizio, al lavoro presso gli ambienti esterni ed interni degli edifici privati e dei condomini; continuamente all’opera: in piena canicola del sole estivo, così come sotto la pioggia o il freddo della stagione invernale. Negli ultimi due-tre anni si è registrata addirittura una sorta di “emergenza” ponteggi, dal momento che in numerosi stabili sono stati richiesti pronti e tempestivi interventi.

Come mai sia successo e si sia concentrato tanto traffico di lavoro? Molto semplice. Le richieste derivano infatti dal tentativo dei cittadini di beneficiare dei vantaggi offerti dal Superbonus 110%, il maxi bonus del governo per incentivare l’effettuazione di interventi presso gli spazi privati e pubblici dei palazzi, senza sostanzialmente spendere un euro, dato che le spese possono essere detratte nella dichiarazione dei redditi, o si possono sfruttare gli sconti in fattura o la possibilità di cessione del credito verso gli istituti di credito.

Cessione credito, torna Intesa ma a queste condizioni

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Cessione dei crediti (Foto Adobe – pensioniora.it)

Nato come scintilla per far ripartire l’economia e i meccanismi di spesa (ricominciando, da parte dello Stato, ad incassare di nuovo le imposte relative agli scambi di servizi) dopo la drammatica emergenza sanitaria da Covid-19 che ha imposto il blocco della stragrande maggioranza delle attività (e dunque la “produzione” di reddito), in graduale avvicinamento verso il 2024, il Superbonus sta gradualmente perdendo i suoi vantaggi, a partire dal margine di detrazione e dalle modalità di scontistica per i lavori che non saranno completati almeno per il 50% alle porte del 2024.

La grande misura, volano del settore dell’edilizia, ha costituito di recente una base per serie problematiche legate alla cessione del credito nei confronti delle banche, con lo Stato in difficoltà ad onorare le richieste di rimborso sui crediti accollati dagli istituti. Ancora per quest’anno, gli utenti potranno scaricare i loro crediti alle loro banche di riferimento, ma già si stanno anteponendo delle restrizione, iniziando dalle categorie di lavoratori che possono decidere di optare per il trasferimento del loro credito, come per gli sconti in fattura.

Alcuni istituti, infatti, limitano la riapertura delle cessioni soltanto, ad esempio, professionisti e artigiani che possiedono crediti provenienti da precedenti sconti in fattura; altre limitazioni sono rappresentate dal margine del credito cedibile, in genere da 10mila a 600mila euro. Tra le banche tornate in questo business, c’è l’Intesa SanPaolo, rinvigorita dopo aver a sua volta ceduto circa 6 miliardi di euro di crediti acquistati; oltre poi ad aver concluso importanti accordi per la relativa gestione, rispettivamente con l’Università Luiss (per 60 milioni di euro) e col gruppo Tosto (per più di 50 milioni di euro). L’accettazione dei nuovi crediti dipenderà soltanto dalle coperture della capienza fiscale dei crediti.

 

 

 

 

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