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Eredità: tempi e come recuperare soldi di un buono fruttifero Poste

Nel caso in cui un defunto aveva in vita dei Buoni Fruttiferi Postali toccherà agli eredi riscuoterli: vediamo in che modo

Buono fruttifero eredità (Foto Adobe-pensioni.it)

Quando un nostro caro passa a miglior vita, dopo il periodo di lutto che segue, dobbiamo occuparci di vari adempimenti burocratici. Tra queste figura sicuramente la comunicazione di morte al comune di residenza e, successivamente, avviare tutte le pratiche di successione nel caso in cui il defunto avesse conti bancari o postali.

Per quanto riguarda nel dettaglio Poste Italiane, nel caso in cui il defunto avesse avuto dei buoni fruttiferi postali, per poterli avere in eredità bisogna effettuare uno o due passaggi fondamentali a seconda della forma in cui è stato sottoscritto il buono stesso. Vediamo quindi come ereditare un buono fruttifero postale.

Buono Postale, ecco come funziona ereditarlo

Buono fruttifero eredità (Foto Adobe-pensioni.it)

Tra gli strumenti finanziari messi in campo da Poste Italiane e che hanno avuto maggiore successo, i Buoni fruttiferi postali rappresentano senza ombra di dubbio uno dei più utilizzati. Questi sono un investimenti sicuro dal momento che sono emessi da Cassa depositi e prestiti, godono dell’ulteriore garanzia dallo Stato italiano e non sono soggetti al rischio di mercato.

Nel caso in cui il Buono era cointestato, alla morte di uno dei cointestatari e a partire dal 2000, tutti i cointestatari del buono possono compiere operazioni, tra cui la richiesta di rimborso, in modo separato. Tramite questa clausola i contitolari non hanno bisogno quindi di mostrare la documentazione di successione poiché possono appunto operare sul buono separatamente: basta presentare il buono all’ufficio postale per richiedere il rimborso con i relativi interessi maturati.

Per i buoni emessi prima del 28 dicembre 2000, invece, non vi è apposta la clausola PFR ma è comunque possibile incassare il buono se non ci sono esplicite opposizioni da parte degli eredi. Se invece il Buono non è cointestato e l’intestatario viene a mancare, i BFP cadono in successione, proprio come il resto dei beni del defunto, e gli eredi possono richiedere il rimborso del titolo.

In questo caso gli eredi dovranno recarsi alle Poste e presentare il buono da riscuotere; il
Certificato di morte del defunto; l’Atto Notorio o Dichiarazione sostitutiva atto di notorietà; Copia del codice fiscale e di un documento di identità di tutti gli eredi e i documenti inerenti all’apertura della pratica di successione che possono essere richiesti presso gli sportelli di Poste Italiane. Il rimborso del Buono sarà eseguito dopo circa 3 settimane dalla presentazione della documentazione.

Pubblicato da
Ramona Buonocore