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Dopo quanti affitti non pagati rischi lo sfratto

Che cosa accade al mancato pagamento dell’affitto, ecco dopo quanto tempo si rischia lo sfratto per morosità

Sfratto (Foto Adobe – pensioniora.it)

Le condizioni abitative delle grandi città non sono facili per chi non può permettersi grosse esporsi mensili. Purtroppo, nonostante le difficoltà dell’ultimo periodo, le procedure di sfratto esecutivo sono riprese, dopo la concusione dell’emergenza covid. Questa situazione è comune in tutte le grandi città italiane, dove si registra una vera e propria emergenza abitativa.

Non esiste in Italia un’edilizia residenziale pubblica che possa in qualche modo mettere un freno e questa situazione. Gli investimenti in questo senso non soddisfano che in minima parte le richiesta della parte più debole del mercato, composta da famiglie monoreddito, precari e anziani, alle perse con problemi economici. Ma dopo quanto tempo si rischia lo sfratto? Ecco i numeri.

Sfratto, dopo quanti giorni si rischia

Sfratto (Foto Adobe – pensioniora.it)

Non versare un affitto è sempre una situazione difficile, causata da imprevisti che rendono difficile se non impossibile saldare il dovuto al locatore (chi concede in affitto un bene immobile, una casa, un appartemento). In questo caso il conduttore (affittuario o inquilino, cioè colui che riceve l’immobile e che quindi può goderne) si trova in una condizione che non prevede molte alternative. La legge prescrive infatti dei tempi molto ristretti prima che il proprietario, al quale non è stato versato l’importo mensile dell’affitto, possa dare il via alla procedura di sfratto.

Dopo soli 20 giorni infatti dal mancato pagamento anche di 1 solo canone di affitto il proprietario può avviare l’iter che precede lo sfratto. Per prima cosa il locatore invia una raccomandata con ricevuta di ritorno con cui sollecita il pagamento dell’affitto arretrato fornendo una scadenza. Dopo questa parte l’intimazione di sfratto e l’ingiunzione di pagamento dell’insoluto, con convocazione davanti al giudice dell’inquilino moroso.

Si procede quindi con tutti i passaggi formali, nel caso l’inquilino non saldi il dovuto o non si presenti davanti al giudice. Si ha quindi la convalida delo sfratto, l’atto di precetto, la monitoria di sgombero e, nel caso l’affittuario non abbia abbandonato la casa, l’intervento dell’ufficiale guidiziario con l’assistenza della forza pubblica se necessario.

Un iter che si può concludere in maniera anche drammatica e che meriterebbe un intervento più deciso del legislatore per indivuare delle soluzioni ad un problema sociale non solo di ordine pubblico.

Pubblicato da
Vincenzo Pugliano