Attivate delle importanti novità per quanto riguarda le date di pagamento dell’Assegno Unico a partire dal mese di aprile
A partire dal mese di aprile cambiano le date di pagamento dell’Assegno Unico Universale. Ad annunciarlo è l’INPS attraverso un messaggio contenuto nella circolare n.41 del 7 aprile. Si tratta di una notizia molto importante per centinaia di migliaia di nuclei familiari che ricevono il sussidio per i figli a carico.
La misura, infatti, prorogata dal governo Meloni che vi ha introdotto anche delle maggiorazioni, prevede un sostegno economico alle famiglie con figli a carico fino a 21 anni di età e senza limiti di età nel caso di figli con una qualche disabilità. Vediamo adesso cosa cambia sui pagamenti a partire da questo mese.
Per merito dell‘istruttoria semplificata delle domande l’INPS ha modificato le date dei pagamenti per quanto riguarda proprio l’Assegno Unico. Ricordiamo infatti che coloro che già ricevevano l’AU, e le condizioni familiari e patrimoniali non sono state modificate, non hanno dovuto presentare nessuna domanda di rinnovo per l’Assegno Unico.
Questa semplificazione non vale, però, per la presentazione della dichiarazione sostitutiva unica (DSU) ai fine Isee. Chi non avesse presentato il documento entro il termine del 28 febbraio 2023, nei prossimi mesi riceverà solo gli importi minimi. Se queste persone, però, presenteranno la Dsu entro il 30 giugno 2023 le maggiorazioni insieme agli arretrati.
Proprio per merito di questa semplificazione che l’INPS ha potuto modificare le date dei pagamenti della misura. Dal 10 al 20 del mese saranno erogati gli assegni che non hanno subito variazioni rispetto al mese precedente mentre dal 20 al 30, quelli relativi alle nuove domande pervenute nel mese precedente e gli importi che hanno subito variazioni a causa di mutamenti nelle condizioni del nucleo beneficiario e dell’ISEE. Infine, dal 28 aprile saranno erogati i pagamenti spettanti ai percettori di Reddito di Cittadinanza.
Ricordiamo, infine, che la Legge di Bilancio 2023 ha previsto delle maggiorazioni sull’importo dell’Assegno Unico. Si tratta di un aumento del 50% per i nuclei con figli a carico che hanno meno di un anno d’età; per i nuclei con almeno tre figli e un valore ISEE non superiore a 43.240 euro e per i nuclei con almeno quattro figli a carico. Previste anche maggiorazioni per i figli che soffrono di una disabilità.