Ultima possibilità per i lavoratori autonomi senza partita iva, presentare domanda per il bonus entro fine mese
La stagione dei bonus una tantum si avvia al suo termine. Il nuovo governo appare intenzionato a interrompere la serie di erogazioni a sostegno delle famiglie con redditi più bassi per misure più strutturali e mirate che vadano oltre le circostanze di emergenza.
In realtà alcune di queste prestazioni sono ancora in vigore e si possono richiedre almeno per l’anno in corso. Per esempio è possibile presentare richiesta per il bonus trasporti o quello psicologo presso le amministrazioni responsabili. Come sono ancora validi i bonus sociali per l’energia. Tra le misure che invece sono scomparse ricordiamo i bonus una tantum 200 e 150 euro, per i quali tra l’altro diverse catagorie di aventi diritto devono ancora ottenere l’accredito dall’Inps.
Bonus autonomi senza partita iva
Queste misure anti-inflazione coinvolgevano soprattutto dipendenti e pensionati oltre altre categorie di cittadini a basso e medio reddito, compresi i professionisti e gli autonomi. Ad essere apparentemente esclusi i lavoratori autonomi senza partita iva. La circolare Inps numero 30 del 17 marzo 2023 ha tuttavia dato indicazioni del tutto opposte.
Infatti anche i lavoratori senza partita iva possono fare richiesta dei due bonus entro la data del 30 aprile 2023. Si tratta di circa 80mila tra professionisti e autonomi senza partita iva che ne hanno diritto. La domanda va inviata per via telematica al gestore pensionistico al quale sono iscritti. Per ricevere l’aiuto i richiedenti devono aver almeno un versamento contributivo, entro il 18 maggio 2022, alla gestione previdenziale alla quale si presenta l’istanza.
I limiti reddituali sono quelli precedenti: 30mila euro per il bonus 200 euro e 20mila per quello da 150 euro. L’attività lavorativa svolta deve essere avviata già al 18 maggio 2022 e naturalmente chi presenta domanda per i bonus non deve averli ricevuti precedentemente. Come detto la richiesta va inoltrata all’ente previdenziale cui si è iscritti, nel caso di doppia iscrizione con l’Inps, la domanda va inviata a quest’ultimo.
Alla domanda si allega la dichiarazione di essere lavoratore autonomo senza p.iva, di non avere già ricevuto l’indennità una tantum, di essere iscritto alla gestione Inps o altra forma previdenziale, di avere reddito sotto i 35mila e/o 20mila euro.