Niente puntualità per questo mese sulla erogazione dei sostegni alle famiglie con figli a carico. Ecco quale spostamento subiranno le date di pagamento
Spesso occorre sottolineare quanto il processo di metabolizzazione dell’esperienza nel campo della burocrazia sia davvero lungo nel suo svolgersi. In altre parole, di fronte alla reiterazione di un disservizio più o meno grave, le ragioni vanno ricercate in una problematica cui servirà un lungo percorso per giungere alla meta della soluzione. Nell’ambito della macchina statale, si è visto il netto contributo della tecnologia a superare degli annosi scogli e fornire un’accelerazione alla benefica informatizzazione delle istituzioni al servizio dei cittadini.
Il coinvolgimento di avanzate tecnologie, fatte di masse di algoritmi e non prive del contributo della IoT, ha permesso di costruire ampi automatismi di assegnazione dei contributi economici al cittadini e alla sua famiglia. Al contempo – come è giusto che sia – questi automatismi si sono estesi alle funzioni di controllo e di verifica; considerando la rapida evoluzione di una condizione che ne legittima il diritto o meno ad una misura, questi controlli debbono essere frequenti; ma collateralmente i pagamenti si arrestano provvisoriamente, privando di un’entrata essenziale gli aventi diritto.
Oltre le suddette verifiche istituzionali, di fatto si è allargato il catalogo delle misure economiche a sostegno di cittadini e famiglie. In particolare, queste ultime hanno goduto di una singolare sensibilità con il riflesso sull’ultima legge di bilancio. Premiate le famiglie numerose con talune agevolazioni; ma sono presenti anche misure di sprono per i nuclei decisamente più circoscritti.
In un’ottica più unanime, la legge finanziaria attuale ha rivolto il suo sguardo onnicomprensivo nei contesti dove sono presenti figli (e dove lo saranno), confermando la proroga di importanti strumenti di sostegno al riguardo, colonne portanti nell’azione dell’ente previdenziale. Si parla appunto di Reddito di Cittadinanza e, soprattutto dell’Assegno Unico per le famiglie.
Ancora per quest’anno, ma per sempre meno mesi, il RdC verrà erogato nella sua versione ultima e ridotta, con le sue sole sette mensilità. Dal prossimo settembre si affiancherà la nuova MIA, la quale lo sostituirà definitivamente dal 1° gennaio 2024. Gli stessi percettori RdC possono beneficiare, per il principio di cumulabilità, dell’Assegno Unico, in presenza di figli minorenni o disabili a carico. Quest’ultimo, giunto alla seconda annualità proprio nel mese di aprile, sembra infatti aver ereditato alcuni problemi del passato: ad aprile, infatti chi riceve l’AUU all’interno del RdC, vedrà in ritardo l’accredito, dal momento che sono stati procrastinati i pagamenti del RdC, alle prese nel frattempo con l’erogazione degli arretrati. Di conseguenza, il pagamento dell’AUU viene spostato tra il 14 e il 15 aprile. Le somme arriveranno ai conti, con tutta probabilità, lunedì 17 aprile 2023.