Equitalia, hanno ancora validità i debiti da riscuotere dalla vecchia società incaricata della riscossione dei tributi?
Se mai è esistito un ente pubblico detestato dagli italiani e apertamente contestato per il suo operato, questo è stato proprio Equitalia. Si tratta di una società per azioni a totale controllo pubblico, con l’incarico di riscuotere tasse e imposte su tutto il territorio italiano, nata nel dicembre 2005. Era controllata al 51 per dall’Agenzia delle Entrate e al 49 per cento dall’Inps.
Precedentemente la riscossione dei tributi era affidata in concessione a un gran numero di aziende private che operavano a livello locale su territori anche piccoli. Questi concessionari furono riuniti nel corso del tempo per riordinare il settore e rendere più efficace la macchina burocratica dei tributi. Equitalia, al centro di molte polemiche per gli interessi e l’aggio di riscossione considerati troppo elevati, in realtà indicati dalle norme, o per fenomeni come le cosiddette cartelle pazze, fu sciolta nel 2017. Le sue funzioni furono assunte da Agenzia delle Entrate Riscossione.
Equitalia, debiti da saldare
La prescrizione di un debito o meglio di una cartella esattoriale avviene quando scade la sua efficacia, cioè quando la cartella trascorso il periodo di validità non avrà conseguenze debitorie verso l’Agenzia delle Entrate Riscossione. Cioè dopo la scadenza della validità dell’atto esecutivo il debito si considera estinto, quindi non più esistente.
Non c’è un periodo di prescrizione valido per tutte le cartelle, dipende dal tipo di debito e dalla sanzione. In genere per le imposte statali la prescrizione arriva dopo 10 anni, mentre per quelle locali l’attesa è più breve, 5 anni. Tuttavia occore fare attenzione e controllare esattamente i deviti contestati nella cartella.
Per sapere se i debiti con Equitalia sono ancora validi occorre intanto controllare la data dell’ultima notifica ricevuta. Molti potrebbero esserre ancora in corso e validi. Si deve ricordare che la prescrizione si calcola a partire dall’ultimo sollecito, perché questo la interrompe, facendola ripartire proprio dalla data di notifica del sollecito stesso.
Un modo per verificare la propria posizione di fronte al fisco è mediante visione dell’estratto di ruolo richiedibile all’Agenzia delle Entrate. In caso ci fossero debiti andati in prescrizione, si deve attendere l’arrivo della cartella per impugnarla di fronte al giudice per l’emissione di un debito non più in essere.
