Il bollo auto non pagato può determinare il fermo amministrativo del mezzo? Vediamo la procedura burocratiche
Il bollo auto è un tributo di possesso sul veicolo e si paga alla Regione in cui si risiede. Tutti i mezzi sono tenuti al versamento del bollo attenendosi alle cifre e all’iter scelto dall’amministrazione locale. Non tutti i proprietari di auto devono versarlo, le esenzioni sono diverse e si modificano localmente (in genere auto d’epoca, disabilità del proprietario del mezzo, vettura con produzione minima di inquinanti, con motore elettrico, ibrido, a metano, GPL).
I mezzi che devono versare il bollo sono quelli iscritti al Pubblico Registro Automobilistico (PRA). La cifra da pagare cambiada regione a regione, come detto, e si calcola sulla base della potenza in cavalli del mezzo e sull’impatto ambientale. In genere si paga negli uffici postali, nelle sedi ACI, nelle agenzie di pratiche automoblistiche, nelle tabaccherie convenzionate con Lottomatica e on line in alcune regioni.
Il pagamento si effettua una volta all’anno in un’unica soluzione, tuttavia chi non paga può continuare a circolare. va ricordato che il bollo è un tributo e quindi il suo mancato versamento non comporta restrizioni alla circolazione del veicolo, ma il proprietario incappa in sanzioni tributarie. Queste sono di tipo amministrativo e fanno salire la somma da versare alle Regioni o all’Agenzia delle Entrate.
Tanto maggiore è il ritardo del saldo, tanto maggiore sarà la sanzione da versare con interessi da aggiungere. Non pagando il bollo si riceve un avviso di accertamento da parte dell’ente titolare del credito mediante raccomandata a/r o consegnato a mano. L’automobilista ha 60 giorni di tempo per saldare il debito o fare ricorso alla Commissione Tributaria Provinciale.
Consuso questo periodo, se il debito non è stato pagato, l’ente creditore iscrive a ruolo quanto gli spetta e incarica l’Agenzia delle Entrate Riscossione di procedere con il recupero della somma. I tempi non sono immediati, spesso passano mesi, o addirittura anni. Ricordiamo a questo proposito che il bollo va in prescrizione dopo 3 anni. Se arriva la temuta cartella esattoriale si può presentare ricorso entro 60 giorni.
Dopo questa scadenza, se non si è saldato, si rischia il fermo amministrativo del veicolo e il pignoramento dei beni per una cifra pari al bollo non pagato con in più gli interessi maturati e le sanzioni.