Chi ha precedenti penali potrà avere il nuovo RdC Mia?

E’ sempre più concreto e imminente l’arrivo del Reddito di Cittadinanza Mia: ma cosa succederà a chi ha precedenti penali?

RdC Mia (Foto Pixabay – pensioniora.it)

Il 2023 si è aperto senz’altro portando con sé tantissimi cambiamenti e novità nelle nostre vite, e non c’è alcun dubbi che tra coloro che ne stanno pagando maggiormente le conseguenze troviamo al primo posto proprio coloro che dal 2019 hanno incontrato la ghiottissima possibilità di percepire il Reddito di Cittadinanza. Qualcosa adesso però si sta smuovendo e, ormai, diventa sempre più concreta e imminente la possibilità di approcciarci a una sua nuova versione, ovvero il RdC Mia.

Istituito per la prima volta nel 2019, il Reddito di Cittadinanza ha sin da subito creato notevoli contrasti e soprattutto dibattiti all’interno della popolazione. E, soprattutto, tra coloro che avevano la possibilità di godere di questo ghiottissimo e molto utile benefit economico e chi, invece, se ne vedeva chiamato automatico fuori per motivi di reddito. Adesso, e dopo tante discussioni, sembra però che questo aiuto stia volgendo al suo epilogo, pronto per essere sostituito da una sua versione 2.0. Stiamo parlando proprio del Reddito di Cittadinanza Mia, la cui prospettiva diventa sempre più concreta ai nostri occhi.

RdC Mia: cosa succederà a chi ha precedenti penali

RdC Mia (Foto Pixabay – pensioniora.it)

Tra gli obiettivi principali e più importanti per il nuovo governo Meloni d’altronde, e non è certo un mistero, c’è sempre stata la gestione e soprattutto riorganizzazione del Reddito di Cittadinanza. L’idea, che si sta concretizzando sempre di più, è sin da subito stata quella di ridurre le schiere dei percettori di questo bonus mensile fino ad arrivare a una sua totale eliminazione nel corso del 2024.

Questa prospettiva, nel giro del primo trimestre di questo nuovo anno, è diventata sempre più reale e ora ci prepariamo ad accogliere nel nostro quotidiano una nuova formula: ovvero il RdC Mia, vale a dire una “Misura di inclusione attiva” che dovrebbe durare circa sette mesi. C’è un ma molto importane però e che proprio non possiamo sottovalutare.

Per quanto riguarda il RdC Mia, infatti, questo non sarà accessibile a tutti: a esserne esclusi saranno, ad esempio, tutti coloro che hanno precedenti penali alle proprie spalle e che dunque sono risultati colpevoli in particolare a reati legali alla criminalità organizzativa, al terrorismo ma anche alla truffa.

Gestione cookie