Una volta raggiunta la pensione, si può spendere ancora qualche energia per dedicarsi a questa attività non troppo impegnativa, ma remunerata. Qual è
Oggigiorno la pensione rappresenta per le odierne generazioni di lavoratori, un agognato traguardo del domani talvolta non assicurato da tutte le certezze del caso. Tale provvisorietà, insita nella speranza di passare un’anzianità dignitosa da un punto di vista psicofisico ed economico, è dovuta alle continue trasformazioni della società e alla tolleranza che esse impongono sul sistema assistenziale delle casse statali.
È soprattutto la demografia nazionale a tracciare sempre più frequentemente la linea della bilancia tra le quote di lavoratori in entrata nel sistema lavoro italiano e le unità che fuoriescono dal medesimo per raggiunto numero di contributi versati ed anni anagrafici. Proprio lo stato dell’arte impone di camminare sul filo del cortocircuito sistemico, dal momento che le nuove leve lavoratrici premono per entrare, le vecchie premono per uscire, ma per il limitato credito pensionistico i secondi vengono “trattenuti” dalle manovre finanziarie.
Meno ricambio generazionale viene apportato, meno credito sarà disponibile nelle casse dell’INPS per garantire i ratei pensionistici di domani. Come suddetto, un cortocircuito in termini. Al contrario, la realtà necessita costantemente di proporre un disegno di congedo anticipato, proprio per non precludere in toto l’accesso ai nuovi lavoratori e bloccare il sistema delle assunzioni.
Le conseguenti modifiche sistemiche debbono adattarsi ai tempi, ossia in un quadro di estrema flessibilità che spesso non assicura una lineare carriera professionale. Ecco dunque che i governi lanciano sistemi provvisori di pensione anticipata, come l’ultima in ordine temporale, la cosiddetta Quota 103; in questo caso, è richiesto il raggiungimento di 62 anni di età e il versamento di contributi per 41 anni.
Il raggiungimento della pensione di vecchiaia (sostenuta da almeno 20 anni di contributi versati entro il compimento di 67 anni anagrafici) avviene passando per la mediazione dell’Ape sociale che traghetta, con assegno più modesto, verso i requisiti della prima misura. Certamente, molti pensionati, appena congedati, sentono di poter spendere delle energie, eventualmente a favore di qualche cifra extra che permetta di arrotondare il proprio rateo. Non è raro che il suggerimento possa giungere da eventuali hobby e passioni del proprio privato. Ad esempio, se si ha una grande passione per gli animali, ed in particolare per i cani, lo sbocco naturale potrebbe indurre a proporsi come dog sitter, una figura estremamente richiesta da coloro che si dividono tra il lavoro e l’insufficiente tempo per badare ai loro amici a quattro zampe. La tariffa media è pari a 11 euro l’ora, riportando l’animale presso il domicilio del proprietario; se è il pet sitter ad ospitarlo, si può richiedere anche dai 20 ai 30 euro al giorno.