Un primo passo per indossare la famigerata livrea rossa della società di soccorso è quello di possedere questi requisiti. Ecco di cosa si sta parlando
È vero, le giornate di ciascun individuo sono mediamente piene di impegni, le agende e i post-it sembrano non bastare per assecondare tutte le priorità quotidiane (che non sono mai poche). Di conseguenza, si cade nello stress, pressati da incombenze che, perlomeno in parte, non rivestono un carattere così d’urgenza. Il richiamo, dunque, è quello di ricavare del tempo per se stessi, per riflettere, per valutare quali sono le cose davvero importanti per la propria persona.
Ma non solo per se stessi. Insomma, una delle più grandi consapevolezze della vita consiste che nel personale vissuto si riceve e si da; e per ricevere (ovviamente l’appagamento di un sostegno affettivo o di un particolare aiuto), tendenzialmente, occorre tendere per primi la mano e fornire un supporto a chi ne ha bisogno. Nel quadro della società edonista che caratterizza spesso le grandi città, sono particolarmente attive associazioni di volontariato impegnate nella lotta a non lasciare indietro nessuno, in un contesto di forte crisi come quello attuale.
Un impegno da volontario, spesso, può chiamare al piacevole dovere anche per poche ore e per pochi giorni, ma è la costanza nell’assicurare la propria presenza a fare davvero la differenza. Tra le realtà storiche del volontariato, in grado ancora oggi di captare numerose persone desiderose di offrire il proprio contributo umano, la più nota è la Società della Croce Rossa Internazionale.
Nata più di un secolo e mezzo fa in Svizzera e il cui primo teatro di guerra è stato appunto la Prima Guerra Mondiale, oggi la Croce Rossa è diffusa nella maggior parte dei Paesi del mondo. Tra questi, vi sono delle sottoorganizzazioni del Movimento Internazionale: come ad esempio in Italia, dove opera la Croce Rossa Italiana. Essa forma volontari da destinare all’assistenza sanitaria e al soccorso (come è noto, nelle ambulanze), ma non solo.
Si può entrare nell’organizzazione per fronte alla povertà, al disagio e alle disuguaglianze in qualità di volontario che partecipa alla donazione del sangue, alla somministrazione di primo soccorso, allo sviluppo di iniziative sociali volte all’inclusione, al recupero di persone con dipendenza; ed infine ad attività per promuovere l’adattamento ai cambiamenti climatici. Per diventare volontario, occorre caratterizzarsi per questi requisiti: avere un’età superiore a 14 anni; essere cittadino italiano o in possesso di regolare permesso di soggiorno; frequentare un corso di formazione; l’adesione ai principi dell’associazione. Ed i principi fondamentali della CR sono sette: umanità; imparzialità; neutralità; indipendenza; volontariato; unità; universalità. In questo caso, una volta divenuti volontari della CR, l’impegno sarà quello di dare per non ricevere.