Il numero massimo di animali che si possono tenere nel proprio giardino, una questione da non sottovalutare
Gli animali domestici sono ormai una componente importsnte di molte famiglie italiane. Non solo i più noti cani e gatti, ma altri animali da compagnia come pappagalli, pesci, canarini o piccoli rettili, roditori come criceti o conigli, ma l’elenco potrebbe continuare con animali più esotici e particolari.
Ma anche restando ai più diffusi e abituali animali domestici chiedersi quanti possono essere allevati in un giardino come in un appartemento, non è una domanda futile. Non solo da un punto di vista normativo, ma anche per la dovuta tutela del benessere degli animali stessi. Pur non essendoci norme e disposizioni di legge, vi sono sentenze della Cassaione che indicano dei limiti per garantire la salute degli animali e l’interesse dei vicini.
Limite agli animali nel giardino di casa
La legge non indica dei vincoli precisi come detto, ma bisogna tener opportunamente conto delle condizioni dei singoli casi, valutando dimensioni del giardino o dell’abitazione, distanza dai vicini e i genere dagli edifici circostanti, livello delle immissioni di suoni quanto di odori. Questi sono tutti elementi che possono determinare delle difficoltà nei rapporti con il vicinato e creare dei problemi al benessere degli animali.
Il Codice civile fa riferimento generico alle immissioni che non devono superare dei livelli di tollerabilità per consentire libertà del propretario e diritti dei vicini. Per immissioni si intendono fumi e rumori o comunque elementi che determinano molestie e fastidi dalla proprietà altrui. Da qui si possono considerare immissioni moleste anche i rumori o i cattivi odori provocati dagli animali.
La Cassazione si è posta delle domande per quantificare il limite degli animali consentiti in alcune sentenze che possono essere di aiuto per verificare il rispetto dei diritto del vicinato e il benessere degli animali. Si possono semplicemente elencare: gli animali hanno spazio sufficiente per il loro benessere vitale? C’é qualcuno che si occupa di loro per il tempo necessario? Quanto possono infastidire i vicini?
I giudici quindi decidono sulla base degli elementi ambientali e delle condizioni del contesto, ricordando che il benessere degli animali passa per condizioni di vita che ne rispettino la natura e che la convivenza pacifica pressupone che non ci siano imitazioni alla vita familiare.