Per i percettori dell’aiuto economico per il sostegno al reddito, l’accredito arriverà prima rispetto alle consuete erogazioni in programma. Ecco quando
Almeno per quest’anno, in base al dettame religioso e matematico, la festa mobile della Pasqua si assiepa nella prima domenica del mese di aprile. Da un punto di vista previdenziale, quando le festività si collocano tra i primi giorni del mese e il primo fine settimana, cresce una certa ansia tra i percettori di quegli importanti sussidi essenziali per la sussistenza di se stessi e per la propria famiglia.
Non pochi strumenti di sostegno messi a disposizione dall’INPS sono caratterizzati da una programmazione che colloca l’apertura delle finestre di pagamento fondamentalmente tra la prima e la seconda settimana del mese. Con la collocazione di una festività si rischia che gli uffici preposti non facciano in tempo ad effettuare i pagamenti per l’intera popolazione di beneficiari, ed inevitabilmente qualcuno rischia di passare la Pasqua a secco di risorse.
RdC aprile: chi avrà la ricarica prima di Pasqua
Per talune misure, poi, si tratta di soddisfare una sorta di “emergenza reddito”, dal momento che non vi sono altre fonti economiche (nemmeno minime) da cui attingere, e pertanto qualsiasi straordinarietà al consueto calendario costituisce un reale ostacolo alla già difficile quotidianità. E questo in un contesto come quello dell’INPS che ha abituato a non sopravvalutare la consuetudine delle attività di erogazione.
Nel servizio di erogazione dell’INPS, è sempre più importante la posizione personale del contribuente, sempre più sottosta a verifiche quasi in tempo reale in modo da cogliere le frequenti potenzialità di variazioni del reddito. Le soglie, infatti, sono così basse che l’interruzione del contributo per un banale conguaglio a favore, oppure per un semplice arretrato in grado di aumentare l’ISEE.
Dovrebbe essere una Santa Pasqua piuttosto serena per i percettori del Reddito di Cittadinanza. Nel pieno della trasformazione della misura, portata a sole sette mensilità nel 2023 (anziché prorogare le precedenti 18), meno di sei mesi separa l’attuale RdC dall’esordio della MIA, la misura di inclusione attiva, che prenderà il posto del precedente dal 1° gennaio 2024. Per questa prima settimana di aprile, però, non ci sarà spazio per le consuete mensilità, quanto piuttosto per le lavorazioni straordinarie, ossia arretrati quali ad esempio la ricarica di marzo non ancora ricevuta da taluni interessati. Per la abituale “ricarica” bisognerà aspettare tra il 12 e il 15 aprile.