Quando succede che l’Inps non riconosce i contributi versati durante il lavoro, ecco i motivi di questa situazione preoccupante
Tra le varie funzioni e compiti dell’Inps (Istituto nazionale di previdenza sociale) c’è sicuramente quello molto importante di raccogliere e gestire i contributi che sono normalmente versati dai lavoratori dipendenti e da quelli autonomi. Ottemperare a questo compito ha lo scopo di garantire la pensione ai lavoratori quando raggiungono i limiti anagrafici.
Ma non solo l’Inps deve provvedere ad assicurare una copertura previdenziale ai lavoratori e alla loro famligia, nel momento in cui capita una malattia o uno stato di disoccupazione. Dunque un ruolo molto importante che deve svolgere l’Inps. Questo purtroppo a volte non riconosce i contributi versati dal lavoratore creando profondo disagio e preoccupazione per chi si trova coinvolto.
Le motivazioni che spingono l’Istituto a non riconoscere i contributi sono diverse le più frequente possono riassumersi così: mancanze o sbagli vari compiuti durante la spedizione della documentazione. Il datore di lavoro o il lavoratore potrebbero non aver inviato con rapidità o in modo regolare i documenti previsti per l’iscrizione dall’Inps o per il seguente versamento dei contributi previdenziali.
Potrebbero esserci eventuali errori nella stesura della documentazione. All’interno dei modelli scritti e spediti all’Inps potrebbero esserci degli sbagli o delle imprecisioni riguardo i versamenti che sono stati fatti. In caso di verifiche effettuate da parte dell’Inps, questo potrebbe aver iniziare dei veri e propri controlli per valutare la sistematicità dei contributi pagati. Ciò potrebbe aver fatto emergere alcuni irregolarità relative ai versamenti.
Ci potrebbero essere delle differenze tra le informazioni in possesso del lavoratore e quelle detenute dal datore di lavoro, che potrebbero essere, causate da inesattezze di trascrizione o computo, per esempio. In questi casi occorre muoversi con estrema rapidità appena si riscontrano problematiche di questo genere.
Perciò è necessario controllare il proprio estratto conto previdenziale con frequenza per appurare la situazione contributiva e intervenire immeditamente, se si notassero incongruenze. In questo caso chiedere immediatamente informazioni e chiarimenti all’Inps per il mancato riconoscimento e se si capisce che il datore di lavoro non ha versato i contributi, il dipendente deve chiedere l’intervento dell’Inps entro 5 anni dal mancato contributo.