Ecco cosa cambia con le modifiche di quest’anno ai regolamenti per ottenere l’assegno unico in questo stato di salute. Tutti i particolari
La natura assistenziale delle risorse economiche rilasciate dalle casse dello Stato è stata talvolta oggetto di critiche, poiché nonostante costituisca (per fortuna) una prerogativa costituzionale oltre che dell’organizzazione sociale nazionale, potesse in un certo senso “viziare” l’iniziativa e il dinamismo in rapporto trasversale con il mercato del lavoro, nonché interferire con la ricerca di miglioramento civile del cittadino.
In realtà, le crisi più recenti hanno trasmesso una lezione così dura da far ricredere rispetto a qualunque argomentazione appartenente alle precedenti riserve. Anzi, paradossalmente, le drammatiche occasioni palesatesi sono state tali per la formulazione di strategia di soccorso al reddito. Poiché, di fatto, prima i contagi e l’emergenza sanitaria da Covid-19, poi la crisi ucraina, hanno prodotto ampi strappi nel tessuto sociale.
Assegno unico INPS per anziani invalidi: in cosa consiste
I “topic della crisi” sono solitamente tre (almeno per quanto riguarda il profilo italiano) in relazione alla trasversalità demografica e all’organizzazione della società: lavoratori, pensionati e famiglie. Gli stessi adottati – per così dire – ideologicamente dall’ultimo governo per accentuare le iniziative inserite nell’apposita legge di bilancio, quella che traghetta l’azione di governo fino alle porte del 2024.
Per certi versi, a riassumere le aree di soccorso dove non di rado i redditi si sono drammaticamente abbassati, con gravi conseguenze (anche a livello esistenziale) per componenti a carico quali i figli, ci ha pensato una misura già ampiamente presente, ampiamente rinnovata negli ultimi anni: ovvero l’Assegno Unico e universale per le famiglie.
Non sono coinvolti soltanto i nuclei dei lavoratori dipendenti con figli minori o disabili a carico, ma anche i familiari di pensionati e inoccupati. Con il 2023, viene inaugurata la seconda annualità di erogazioni a seguito della decisione di rinnovo; essa è in partenza a stretto giro, dopo il termine di presentazione delle nuove domande e delle richieste di rinnovo dei vecchi percettori. Nei confronti degli anziani invalidi, l’AUU assumerà un significato tutto particolare: viene infatti erogato ad personam e modulato economicamente sia sotto forma di denaro che di servizi alla persona (contributi economici mensili per l’assistenza per l’anziano non autosufficiente, oppure prestazioni gratis di assistenza sociale, sanitaria e sociosanitaria). Questo nuovo Assegno Unico sarà in vigore ufficialmente dal 2024 e si ottiene presentando l’apposita domanda all’INPS, corredata dalla certificazione di non autosufficienza/invalidità.