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Pensioni

Ufficiale: scatta l’aumento per queste pensioni, circolare INPS

Ecco quale decorrenza avrà il tanto atteso provvedimento che migliorerà le entrate dei trattamenti pensionistici più bassi. Di cosa si sta parlando 

Pensioni minime (Foto Adobe – pensioniora.it)

Più che pochi giorni, poche ore dividono dal completo assolvimento delle erogazioni relative alla pensione INPS con competenza aprile 2023; poche per presentarsi all’ufficio postale e ritirare cash il rateo di spettanza. Sì, ma solo – oramai – per coloro i cui cognomi sono in fondo alla lunga lista dell’alfabeto. Si tratta di una dinamica scarsamente conosciuta da quei pensionati che hanno invece deciso di rimettere il pagamento con l’accredito diretto sul conto corrente personale.

Tra l’altro, il mese di aprile si sta dimostrando ancora una volta, nella declinazione prettamente previdenziale, un mese particolare: in esso si stanno concentrando i ricevimenti degli arretrati relativi alle misure di sostegno messe a disposizione dell’INPS; e ciò coinvolge a chi è giunto tutt’oggi alla conclusione di questo o quel sussidio. Non fa eccezione – ma non è più una novità – il bonus una tantum da 150 euro. 

Ufficiale: l’aumento su questi importi pensionistici

Pensioni minime (Foto Adobe – pensioniora.it)

A tutt’oggi il popolo delle pensioni, soprattutto quella percentuale appartenente alle frange più svantaggiate nell’ambito del reddito, beneficia del (quasi) cento per cento degli effetti dei provvedimenti messi nero su bianco nella odierna legge di bilancio. Dunque, il riferimento non casuale è all’adeguamento ISTAT degli importi, anticipato per una frazione allo scorso piuttosto che direttamente al gennaio dell’anno successivo.

L’inseguimento agli attuali indici dell’inflazione non ha consentito il tradizionale iter di rivalutazione, almeno nelle tempistiche prestabiliti. Dunque, per combattere la deriva dei saldi delle bollette e del rialzo dei prezzi al consumo, si è adeguato l’aumento che oggi ha raggiunto complessivamente un incremento del 7,3%. Il beneficio dei nuovi tassi è stato “spalmato” in base alla consueta tabella delle aliquote reddituali.

Niente indice percentuale basato sulle statistiche del paniere, ma rilettura degli importi in chiave più sostenibile rispetto alle spese, per le pensioni minime. La novità del governo Meloni si è infatti tradotta nel passaggio da una media, per i pensionati minimi, da 563 euro a 600 euro. Anche in questo caso, l’amara sorpresa rivela che a goderne sono solo gli over 75. Per concretizzare il raggiungimento della soglia economica richiesta, l’INPS prende in esame soltanto i trattamenti di natura previdenziale assoggettabili a Irpef; fuori, invece, le prestazioni fiscalmente non imponibili, la quattordicesima e le altre maggiorazioni sociali.

 

Pubblicato da
Roberto Alciati