Gli italiani che sono nati nel 1960 sono prossimi alla pensione: ecco cosa devono sapere queste persone prima di pensionarsi
Quello pensionistico è da sempre un tema molto caldo nel nostro Paese. A seconda dei vari governi che si succedono cambiano infatti le modalità di uscita dal mondo del lavoro e i requisiti previdenziali e contributivi. Per quanto riguarda il 2023 il governo Meloni, attraverso apposita Legge di Bilancio, ha gettato nuove basi per quanto riguarda le pensioni.
Innanzitutto il governo capeggiato da Giorgia Meloni ha introdotto Quota 103 che permette di lasciare il mondo del lavoro a 62 anni e con una anzianità contributiva minima di 41 anni. Inoltre sono stati prorogati sia Ape Sociale che Opzione Donna seppur con qualche modifica. Per il 2023 tutti coloro che sono nati fino al 1960 possono lasciare il mondo del lavoro ma a delle determinate condizioni.
Pensioni: se sai nato nel 1960 puoi fare questo
Come ben sappiamo ad ogni età corrisponde una carriera contributiva ma non sempre le due cose sono inversamente proporzionali. Questo significa che non sempre una carriera più lunga porta a lasciare il mondo del lavoro ad una età più giovane ma spesso capita addirittura il contrario. Coloro che sono nati nel 1960 sono finalmente arrivati ad una età pensionistica.
I nati nel 1960 hanno infatti raggiunto la soglia dei 63 anni di età e se hanno almeno 30 anni di contributi versati possono accedere all‘Ape Sociale ma solo se sono disoccupati, invalidi o caregivers. Per chi invece ha 64 anni, oltre ad entrare nell’Ape Sociale in quanto misura flessibile, può rientrare pure nella pensione anticipata contributiva.
Coloro che hanno infatti 64 anni e non hanno contributi versati prima del 1996 possono andare in pensione anticipata ma solo se hanno 20 anni di contributi. Coloro che dunque hanno 64 anni e almeno 20 anni di contributi possono accedere alla quiescenza ma solo se la pensione è pari ad almeno 2,8 volte l’assegno sociale.
Se invece si sono compiuti 66 anni e 7 mesi e hanno almeno 30 anni di contributi versati allora possono accedere alla pensione di vecchiaia. Infatti per la generalità dei lavoratori, la pensione di vecchiaia si centra con 67 anni di età e 20 di contributi.