In arrivo un importante novità nella Naspi del mese di Aprile: alcune persone potrebbero ricevere infatti un extra
Come senz’altro ben sapete, quando parliamo della Naspi facciamo riferimento a un importantissimo e per tantissimi indispensabile aiuto economico. Questo infatti è rivolto, nello specifico, a tutti coloro che si sono ritrovati in una situazione di disoccupazione involontaria, vale a dire per licenziamento o ancora per mancato rinnovo del proprio contratto a tempo determinato. Una misura, questa, che permette a tantissime persone di tirare il tanto sperato sospiro di sollievo.
Attenzione però, perché quando si parla della Naspi è altrettanto importante porre l’attenzione su una sottile ma indispensabile differenza. Questo aiuto economico, infatti, non ha l’intenzione di mostrarsi come un sussidio al reddito di questi soggetti interessati, quanto piuttosto un aiuto nel reintegro al mondo del lavoro. Vale dunque a dire che, i beneficiari di questo benefit, hanno l’obbligo di mostrarsi attivi nelle azioni politiche, nella ricerca del lavoro e nel presentarsi agli uffici di collocamento per il lavoro.
Extra nel mese di Aprile per chi ha la Naspi
Ciò su cui abbiamo però deciso di soffermarci oggi noi di PensioniOra non è tanto la Naspi in generale come aiuto economico rivolto ai disoccupati, quanto più una ghiottissima e fortunata sorpresa a cui alcuni dei suoi beneficiari potrebbero andare incontro nel mese di Aprile.
D’altronde la Pasqua, nonostante non sia il Natale, non ha mai mancato di lasciare in giro qualche sorpresa di troppo ed eccoci quindi pronti a scoprire cosa dobbiamo aspettarci questa volta. Innanzitutto, è bene fare un piccolo passo indietro per parlare di coloro che nel corso del mese di Aprile potrebbero andare incontro a un livello più elevato o inferiore della propria Naspi.
Per quanto riguarda la prima categoria (ovvero coloro che si sono ritrovati un insolito aumento nella propria Naspi di Aprile), la motivazione possibile è da ricercare in eventuali conguagli ma anche nel bonus anti inflazione di duecento o centocinquanta euro. Si potrebbe dunque trattare di un aumento di ben l’otto per cento. Per il secondo caso, invece, la colpa potrebbe essere da ricercare in possibili trattenute dell’INPS o ancora in un taglio del tre per cento dell’importo.