Una ragazza è stata vittima di una truffa a discapito suo e di Poste Italiane: le è stato svuotato interamente il conto
Ogni giorno gli italiani sono presi di mira da tantissimi tentativi di truffe: molti di questi vanno a segno mentre altri, fortunatamente, no. Nel nostro Paese ad essere presi particolarmente di mira sono le persone più anziane e coloro che non sono avvezzi alla tecnologia dal momento che, la maggior parte di queste truffe, si muove online.
Ad essere poi presi di mira sono soprattutto gli istituti bancari o importanti aziende come Poste Italiane. E proprio Poste e un suo cliente ad essere finito al centro di una truffa portata a segno da un malintenzionato che ha svuotato un conto con ben 13mila euro depositati. Vediamo come è stata attuata la truffa e come difendersi.
Per mettere a segno questo tentativo di truffa i malintenzionati hanno usato uno smartphone e un SMS. La vittima una 27enne toscana che ha ricevuto un messaggio sul numero su cui riceveva abitualmente le comunicazioni ufficiali da parte di Poste per le operazioni sul conto, essendo una correntista. Allegato all’SMS un link: si è trattato dunque di un SMS di phishing.
Dopo che la giovane ha cliccato sul link ha ricevuto la telefonata da parte di un sedicente impiegato di Poste: ovviamente si trattava del truffatore. Il malintenzionato ha tenuto la ragazza al telefono per un’ora finché non l’ha convinta a versare l’intero importo che aveva sul conto corrente su un IBAN intestato proprio ai truffatori. La cifra sottratta ammonta a circa 13.500 euro.
Dopo essersi accorta del raggiro la ragazza ha ovviamente presentato una denuncia contro ignoti ma i legali della ragazzi stanno valutando anche di fare una azione civile contro Poste Italiane ipotizzando ci sia stata negligenza nella gestione informatica del Bancoposta. Secondo il parere del padre della ragazza la figlia è stata ingenua ma anche le Poste dovrebbero ammettere che qualsiasi persona riesce a entrare nei loro sistemi informatici per truffare la gente.
Come difendersi da una truffa di questo genere? Poste Italiane, sul proprio siti internet ha pubblicato un vademecum con alcuni accorgimenti. Innanzitutto gli impiegati di poste non chiedono mai i dati e codici personali, i dati delle carte di pagamento (ad esempio il numero di carta Postepay, data di scadenza, codice di verifica CVV2, CVC2) o i codici di sicurezza (ad esempio il PIN o la password) in nessuna modalità e per nessuna finalità.