Grazie alla versatilità della carta prepagata di successo delle Poste, non si resta mai senza credito e si può fare anche questo. Di cosa si tratta
Sembrano tempi molto lontani quelli in cui la padronanza di andare in giro per la città, spostarsi e affrontare delle spese senza ansie, era legata al mazzetto di denaro contante contenuto nel portafoglio. Qualsiasi paura era – ed è tutt’ora – esorcizzata dalla possibilità di intercettare uno dei numerosi sportelli automatici ATM e, con la propria carta bancomat, effettuare un bel prelevamento di cash.
Poi, più recentemente, con l’ascesa dei pagamenti elettronici e digitali, si è affiancata a quella presente un’altra logica: bastano in fondo quelle tessere magnetiche che occupano le fessure del popolare accessorio da regalo natalizio per risolvere qualsiasi transizione, senza alcuna indispensabile programmazione preventiva, né contante da mantenere al caldo in attesa della spesa.
Si è andati oltre: si acquista da casa, da un laptop, o da uno smartphone, ovunque, ed è sufficiente restare in attesa che i prodotti raggiungano a stretto giro il destinatario. La parola d’ordine è: dematerializzare. Gli acquisti online, sulle grandi piattaforme telematiche dell’e-commerce, si concretizzano semplicemente nel momento in cui i dati della carta di credito, oppure della carta di debito associata al conto, attraversano la digitazione sulla tastiera.
Se questa comoda astrazione può generare qualche dubbio, allora viene in soccorso la fittizia mediazione di un servizio di pagamento come PayPal, od altrimenti basta concedersi la dotazione di una delle tante carte prepagate presenti sul mercato finanziario. Se si vuole andare a colpo sicuro, però, serve solo entrare in un ufficio postale e aderire al primo prototipo ufficialmente esordito: la carta PostePay. O meglio, PostePay Evolution.
Grazie all’IBAN associato, oltre a disporre di uno strumento in grado di fornire “in piccolo” le maggiori funzioni di un conto corrente, queste consentono pure di condurre plurime alternative di ricarica, sfruttando versamenti e bonifici. Tramite l’interazione con i molteplici servizi di Poste Italiane, la PostePay può alimentare il credito della SIM personale se si dispone di un traffico telefonico targato PosteMobile. Ma se il traffico è quello stradale, niente paura: con gli accordi convenzionati, si paga la sosta sulle strisce blu e si possono acquistare i biglietti del trasporto urbano ed extra-urbano, sfruttando l’apposita applicazione, dotata dei servizi che sfruttano il QR code o il servizio p2p.