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Rischi questo se affitti casa senza un contratto regolare

Ecco quali pericoli si corre stipulando un contratto di affitto in nero, le conseguenze di questo comportamento

Affitto (Foto Adobe – pensioniora.it)

Affittare un appartamento in nero, cioè senza regolare contratto è un fenomeno largamento diffuso in tutte le grandi città. In pratica, si parla di affitto in nero, quando non avviene la regolare comunicazione del contratto all’Agenzia delle Entrate da parte del proprietario. Quest’ultimo evade l’imposta di registro e quella sui redditi, omettendo di dichiarare le entrate che riceve per l’affitto.

Un contratto in nero può essere scritto con la redazione, ma non la registrazione del documento od orale con semplici accordi verbali tra le parti. Può anche essere considerato totalmente in nero (se manca del tutto la registrazione) o parzialmente (se nel contratto registrato regolarmente compare una cifra più bassa di quella effettivamente pagata dall’inquilino al proprietario).

Affittare senza contratto cosa succede

Affitto (Foto Adobe – pensioniora.it)

Il propretario di una casa affittata senza regolare registrazione non può ricorrere al giudice in caso di morosità dell’inquilino. Il contratto, anche su scrittura privata, è considerato nullo e i tempi per la liberazione dell’immobile sono molto più lunghi di quelli per la procedura di sfratto. Inoltre proprio perché non registrato, non avrà diritto a richiedere decreto ingiuntivo per gli arretrati nel caso in cui il conduttore non versi l’affitto.

Anzi sarà questi che potrà richiedere la restituzione dell’affitto pagato in nero. Quindi conseguenze serie per il proprietario, che comprendono anche sanzioni di tipo amministrativo, nello specifico:

  • dal 60 al 120 per cento dell’imposta non versata, se non inserito il reddito da locazione nella dichiarazione dei redditi;
  • dal 90 al 180 per cento, se ha registrato un contratto con un importo inferiore di quello effettivamente percepito.

Queste in grandi linee le conseguenze per un proprietario, ma anche l’inquilino corre dei rischi anche se minori. Per legge il contratto di affitto va registrato entro 30 giorni presso l’Agenzia Entrate e nel caso di evasione fiscale l’inquilino è responsabile in solido con il proprietario. Quindi non solo il proprietario rischia l’arrivo di una cartella esattoriale, ma anche l’inquilino per il mancato versamento dell’imposta di registro.

Anche l’inquilino non potrà rivolgersi al giudice per mancato rispetto del contratto in caso di mancanze del proprietario, basta pensare a problemi alle condutture, agli impianti, eccetera. Inoltre rischia che il proprietario lo denunci per possesso senza titolo, se il locatore vuol rientrare in possesso dell’immobile.

Pubblicato da
Vincenzo Pugliano