L’INPS sta revocando centinaia di migliaia di pensioni di cittadinanza, molte delle quali tra gennaio e febbraio 2023: il motivo
Con l’introduzione del Reddito di Cittadinanza nel 2019 per volere del governo Conte è stata introdotta anche la Pensione di Cittadinanza. Proprio come il RdC, anche la Pensione di Cittadinanza è una misura erogata mensilmente dall’INPS e ha come obiettivo il contrasto alla povertà che riguarda le persone più anziane.
Anche in questo caso la ricarica avviene mensilmente su una carta elettronica o mediante gli strumenti ordinariamente in uso per il pagamento delle pensioni, a partire dal mese successivo l’accoglimento della domanda. L’INPS, però, sta revocando in questi mesi tantissime Pensioni di Cittadinanza: vediamo il motivo.
Pensione di Cittadinanza, revoche da parte dell’INPS: il motivo
La Pensione di Cittadinanza è concessa alle persone con età pari o superiore a 67 anni ed in precarie condizioni economiche. Per poter richiedere e ottenere la Pensione di cittadinanza, il nucleo familiare deve possedere i medesimi requisiti previsti per il Reddito di cittadinanza, con la sola eccezione del valore di reddito familiare che deve essere inferiore alla soglia di 7.560 euro annui moltiplicata per il parametro di scala di equivalenza riferito al nucleo familiare.
La misura è concessa in presenza dei requisiti sopra riportati e comunque per un periodo non superiore a 18 mesi. Il beneficio può comunque essere rinnovato, senza la sospensione dell’erogazione per un mese prima di ciascun rinnovo prevista invece per il Reddito di Cittadinanza. In questi mesi, però, l’INPS sta revocando tantissime Pensioni di Cittadinanza.
Nell’Osservatorio su Reddito e Pensione di Cittadinanza pubblicato dall’INPS con i dati di febbraio 2023 si evince che nei primi due mesi del 2023 sono stati ben 1.207.851 nuclei percettori di almeno una mensilità di RdC/PdC, con 2.573.892 persone coinvolte e un importo medio mensile erogato a livello nazionale di 568,50 euro.
Nel periodo di gennaio-febbraio 2023 il beneficio è stato revocato a 21.598 nuclei e sono decaduti dal diritto 99.998 nuclei. I nuclei beneficiari di Reddito di Cittadinanza a febbraio 2023 sono 899.842, mentre i nuclei beneficiari di Pensione di Cittadinanza sono 101.901. Le pensioni sono decadute a seguito di controlli mirata da parte dell’INPS.
La pensione di cittadinanza, lo ricordiamo, decade quando si supera il valore ISEE del nucleo familiare di appartenenza che, di fatto, non deve superare 7.560 euro annui. Inoltre la pensione decade se il valore del patrimonio immobiliare supera le 30.000 euro.