Potrebbero presto arrivare delle novità per quanto riguarda il bollo auto: ecco cosa potrebbe cambiare a breve
Sono tante le tasse e le imposte che gli italiani devono pagare ogni anno e, tra questi, un posto d’onore spetta sicuramente al bollo auto. Questa imposta deve essere pagata annualmente da tutti coloro che hanno un veicolo regolarmente iscritto al PRA, ovvero al Pubblico Registro Automobilistico.
Il bollo auto è dunque pagato sia per le automobili ma anche per le moto e scooter. Il suo importo varia a seconda della cilindrata della vettura e ogni giorno o mese di ritardo sul suo pagamento fa lievitare sanzioni e more. In molti chiedono la sua abolizione dal momento che sarebbe illegittimo e andrebbe contro presunte leggi europee.
Tutti coloro che non pagano il bollo auto potrebbero andare incontro all’apertura di un procedimento dell’Agenzia delle Entrate, dal momento che si tratta di una tassa sul possesso del veicolo. Inoltre, lo ricordiamo, il bollo va pagato alle Regioni di residenza o alle Province Autonome e in rari casi direttamente all’Agenzia delle Entrate.
Il pagamento del bollo deve avvenire il giorno successivo alla scadenza indicata e non oltre la fine del mese successivo alla scadenza dell’ultimo bollo pagato. Per le auto con potenza oltre 35 Kw, occorre fare riferimento ai periodi di scadenza dicembre, aprile, agosto e l’importo del bollo è calcolato sulla base della cilindrata dell’auto e della classe ambientale di appartenenza.
Per l’anno in corso, però, si sta lavorando ad una riforma che riguarda il bollo auto che si muove su due linee precise: abolizione dell’imposta e la revisione delle modalità di calcolo. La prima direttrice prevede di fare pagare il bollo auto sulla base dell’inquinamento prodotto mentre la seconda ipotesi prevede di legare l’importo del bollo auto al numero di chilometri realmente percorso.
La riforma comprende poi l’esenzione del bollo auto per coloro che hanno un veicolo intestato a persona disabile o a chi ha fiscalmente a carico un soggetto disabile, per patologie gravi. Si va quindi verso il mantenimento della riduzione dell’imposta per chi possiede un’auto che ha più di 30 anni.