Pensioni, nuovi aumenti ad aprile: chi riguarderà

Ultimi aumenti nel mese di aprile per alcune categorie previdenziali, ecco di chi si tratta e quanto aumenteranno le pensioni

Inps pensioni pagamenti
Inps pensioni (Foto Adobe – pensioniora.it)

Con l’inizio del prossimo mese avranno il via i primi pagamenti degli assegni pensionistici di aprile secondi le consuete modalità indicate nelle pagine informative del sito Inps. I calendari non presentano particolari novità e si comincerà con i beneficiari con conti alle poste.

Ma non sono esclusivamente queste le notizie riguardanti le pensioni di aprile. Infatti si conferma che anche gli ultimi aventi diritto agli aumenti previsti fin dallo scorso anno, riceveranno quanto spettante loro. Si tratta di una minoranza di pensionati per i quali non erano stati ancora accreditati gli incremmenti, ma che ora finalmente avranno tutti gli arrtrati di cui hanno diritto.

Aumenti pensioni a chi arrivano

Inps pensioni pagamenti
Inps pensioni (Foto Adobe – pensioniora.it)

Ad ottenere gli arretrati dei mesi scorsi sono quanto non hanno ancora beneficiato della rivalutazione 2023 prevista nei mesi scorsi. Si tratta di una percentuali di titolari di assegni Inps ai quali non erano giunti gli accrediti degli aumenti nello scorso cedolino per ritardi nel ricalcolo degli importi. Come noto le pensioni hanno avuta una rivalutazione delle somme erogate pari al 7,3 per cento in virtù della perequazione per l’incremento del costo della vita registrato dall’Istat.

La legge di bilancio 2023 ha modificato tuttavia le fasce di rivalutazione, mantenendola completa al 100 per cento esclusivamente agli assegni fino a una soglia pari a 4 volte il trattamento minimo. Per le fasce reddituali più elevate la rivalutazione è stata ridotta con conseguente ricalcolo degli assegni da parte dell’Inps e ritardo nell’erogazione della prestazione. Per quanti ne erano ancora in attesa, nella maggioranza dei casi, questi aumenti sono stati già accreditati nel cedolino di marzo.

Solo per alcuni le operazioni di ricalcolo dell’assegno pensionistico non erano state concluse. L’Inps ha chiarito di aver terminato tutte le lavorazioni, annunciando i pagamenti con la perequazione per gli aventi diritto in attesa. Finisce qui questa prima fase della rivalutazione 2023 delle pensioni. Ricordiamo che quello del 7,3 per cento è solo un tasso provvisorio accertato dall’Istat.

A partire da gennaio del prossimo anno l’Inps rivalutarà anche il conguaglio dello 0,8 per cento mancante al tasso definitivo indicato dall’Istat con la conseguenza di ulteriori lievi aumenti degli assegni mensili.

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