Ricevere una cartella esattoriale non è mai piacevole: potrebbero essere però in arrivo delle novità sulla prescrizione
Uno degli incubi della maggior parte degli italiani è quello di ricevere a casa una cartella esattoriale da parte dell’Agenzia delle Entrate. La cartella di pagamento è l’atto con il quale l’Agenzia delle Entrate-Riscossione richiede il pagamento delle somme risultate a debito del contribuente a seguito dell’attività di controllo dell’ente creditore (Agenzia delle Entrate, Inps, Comuni, ecc.).
Durante la pandemia da Covid-19 il governo aveva disposto la sospensione della riscossione dei tributi e, di conseguenza, una proroga dei termini di prescrizione per 24 mesi. Dunque l’Agenzia delle Entrate ha bloccato i termine di prescrizione per i debiti tributari e non compresi tra l‘8 marzo del 2020 e il 31 dicembre del 2021.
Tutto ciò di cui spiegato sopra si traduce in questo modo: se abbiamo una cartella esattoriale emessa nel periodo tra il 2020 ed il 2021 allora scadrà dopo due anni, ovvero nel 2025. La proroga della prescrizione avviene solo per le cartelle esattoriali comprese nel periodo sopra citato.
Questo significa che i termini di tutte le cartelle esattoriali che non rientrano in quest’arco di tempo restano sempre gli stessi. Per le cartelle che riguardano i tributi statali la prescrizione avviene dieci anni dopo la notifica dell’ultima richiesta di pagamento; per i tributi locali la prescrizione avviene 5 anni dopo la notifica dell’ultima richiesta di pagamento.
Come detto, restano fuori dalla proroga disposta per l’emergenza sanitaria da Covid-19 tutte le cartelli attive prima dell’8 marzo 2020. Per queste cartelle è stata attivata solo la sospensione dei pagamenti. La sospensione agisce in due modi: da una parte è riferita a tutti gli affidamenti che sono stati trasmessi tra l’8 marzo 2020 ed il 31 dicembre 2021.
Dall’altra parte la proroga della prescrizione agisce anche per gli affidamenti che sono riferiti alle procedure di controllo che riguardano le liquidazioni delle dichiarazioni che sono state presentate nel 2017 e i controlli formali delle dichiarazioni presentate tra il 2017 ed il 2018.
Ricordiamo, infine, che un termine di prescrizione per una cartella esattoriale è di 10 anni per i tributi statali, di 5 anni per i tributi statali e di 3 anni per quanto riguarda il bollo auto. La prescrizione inizia a decorrere dal termine dei 60 giorni dalla notifica della cartella esattoriale.