Ecco quanto tempo trascorre prima dell’interruzione della fornitura di gas, se non viene pagata la bolletta
Può succedere di dimenticarsi di pagare una bolletta del gas, non è un caso così strano. Accade soprattutto se non si sfrutta il servizio di domiciliazione bancaria delle utenze, ma non è una cosa così grave. Per rimediare basta versare il dovuto. Il gas, val la pena di ricordarlo, è un bene primario e prima della sospensione del servizio devono passare dei tempi indicati dalla norma e si deve attuare una precisa procedura.
Un ritado di pochi giorni di solito non viene contestato dal fornitore. Anzi può capitare che la notizia di una bolletta non versata arrivi con quella successiva. A quel punto all’utente non resta che pagare entrambe per risolvere il problema, ma il non sempre è così.
Se non si paga una bolletta arriva una prima comunicazione di sollecito, un avviso bonario che ricorda all’utente il mancato pagamento entro una scadenza. Nel caso non si versi il dovuto, arriva quindi una raccomandata con avviso di ricevimento con un valore ben diverso. Infatti da questo punto si rischia il distacco della fornitura in caso di mancato pagamento.
La raccomandata contiene:
Nei termini qui indicati può avvenire la sospensione della fornitura del gas. I limiti temporali per lo stop alla fornitura sono: almeno 20 giorni dalla data della comunicazione, almeno 15 giorni dalla data di invio della raccomadata stessa, almeno dalla data di ricevuta consegna al cliente. I tempi quindi sono circa di un mese, ma possono essere maggiori.
Bisogna poi considerare per il distacco che tipo di fornitura si ha se con il mercato tutelato o in quello libero. Nel primo caso decide il fornitore come agire, mentre nel secondo occorre fare riferimento al contratto sottoscritto. Si ricorda inoltre che il macati pagamento nei teermini prevede anche il versamento di interessi di mora che variano con la durata del ritardo.