Lo sapevi che se sei un badante e non rispetti una data molto importante potresti andare incontro al rischio di una multa
Se fino a qualche anno si parlava di una ristretta categoria di persone, ad oggi la professione del badante è sempre di più in aumento e soprattutto diffusa all’intero del nostro paese. Complice, sicuramente, anche quelli che sono i dati staticità circa un grosso divario tra la popolazione cosiddetta over e la natalità invece in Italia: proprio per questo motivo, soprattutto negli ultimi, sono sempre di più le famiglie che hanno deciso di avvalersi di questa nuova categoria di lavoratori nell’assistenza dei propri cari.
Ad oggi infatti si tratta di un lavoro sempre più diffuso e soprattutto ricercato, tanto che spesso diventa difficilissimo per tantissime famiglie trovare qualcuno da affiancare ai propri cari in un periodo tanto delicato della propria vita. Proprio per questo motivo, però, noi di PensioniOra abbiamo deciso oggi di soffermarci proprio su questi lavoratori e soprattutto su alcuni rischi che corrono: ecco, infatti, cosa proprio non devi dimenticare se sei un badante e non vuoi incorrere nel rischio di una multa.
Multa, ecco quando la rischi se sei un badante
Ebbene sì, perché rispetto a qualche anno fa, non è solo il prestigio e la diffusione di questa categoria di lavoratori a essere aumentato, ma anche la loro rispettabilità: ad oggi infatti i badanti hanno un proprio CCNL di categoria, così come ad esempio i colf e le baby sitter, e proprio per questo motivo sono ora presenti in modo chiaro e preciso delle regole da rispettare. In particolare, ciò che potrebbe farti correre il rischio di incappare in una multa se sei un badante è il non rispetto di alcune scadenze fiscali e previdenziali, inerenti proprio al tuo rapporto di lavoro.
Innanzitutto, dunque, è bene specificare che ogni badante ha gli stessi diritti di tutti gli altri lavoratori e proprio per questo motivo vige da parte della famiglia o direttamente dell’anziano che decide di avvalerne l’obbligo di sottoporlo a normativa e contratto presso l’INPS. In poche parole, c’è adesso sempre di più l’obbligo di versare i contributi, i quali possono variare in base allo stipendio percepito in base alle ore corrisposte dal lavoratore.
Si può dunque andare, in generale, da circa duecento euro per tre mesi di part time a un pagamento orario con una soglia anche di ottocento euro. C’è però una data nello specifico che però ogni badante proprio non può dimenticare di tenere a mente se non vuole correre il rischio di incappare in una multa: stiamo parlando in particolare della settimana che dal primo al dieci aprile 2023, periodo in cui si aprirà una parentesi in cui sarà possibile versate una delle quattro rate dei versamenti contributi INPS.