Che pensione può avere chi non ha mai lavorato

Non tutti sono a conoscenza del fatto che, anche chi non ha mai lavorato, ha diritto a ricevere una pensione: ecco quale

assegno soldi
assegno-sociale (Foto Adobe-pensioni.it)

In Italia ci sono milioni di pensionati: si tratta di persone che si godono il meritato riposo dopo decenni di duro lavoro, di sveglie messe spesso all’alba o di estenuanti turni di notte. Per poter andare in pensione, come ben sappiamo, bisogna versare durante gli anni di lavoro dei contributi all’INPS che poi saranno elargiti, appunto, sotto forma di pensione.

Non tutti, però, nel corso della loro vita hanno avuto la fortuna di avere un lavoro o, se hanno lavorato, lo hanno fatto per tempi e periodi brevi ed hanno accumulato davvero pochissimi contributi. Lo Stato non lascia da sole queste persone ma le aiuta con l’erogazione di un contributo che va sempre sotto la dicitura di “pensione”.

Non hai mai lavorato? Ti spetta questa pensione

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In Italia tutte le persone che non hanno avuto la fortuna di avere un lavoro sono aiutate dallo Stato tramite la pensione sociale, meglio conosciuto come assegno sociale. Si tratta di una vera e propria prestazione assistenziale erogata dall’Inps che può essere richiesta da coloro i quali hanno compiuto almeno 67 anni ma che, al contempo, soddisfano anche altri requisiti.

Oltre al contributo anagrafico bisogna essere in possesso di requisiti quali la residenza in Italia e possedere anche una determinata soglia di reddito che varia ogni anno. Per quanto riguarda i limiti di reddito, il richiedente non deve superare i 6.542,51 euro annui e 13.085,02 euro se coniugato. I redditi indicati sono tutti quelli assoggettabili a Irpef. Per il 2023 l’importo dell’assegno sociale è di 503,27 euro pagate per 13 mensilità.

Se il beneficiario sposta temporaneamente o definitivamente la propria residenza all’estero, l’assegno sociale è sospeso automaticamente. Più precisamente la legge prevede la sospensione se il soggiorno fuori dall’Italia supera i 29 giorni di calendario. Dopo un anno dalla sospensione, la “pensione” è revocata.

Ricordiamo poi che ci sono anche trattamenti assistenziali per le persone con un‘invalidità civile riconosciuta almeno al 74% e rispettano degli specifici limiti di reddito. Parliamo della pensione di invalidità assistenziale che viene erogata quindi senza il versamento di alcun contributo. C’è poi la pensione di inabilità previdenziale, per la quale è necessario avere maturato un numero minimo di anni di contributi.

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