Come ottenere una pensione più consistente con la previdenza complementare, quali sono i vantaggi possibili
Ormai è chiaro che fin dall’inizio della carriera lavorativa è importarte informarsi sullo svolgimento della propria situazione previdenziale. Questo consente di considerare l’opportunità di completare la pensione di base per accrescere il tenore di vita futuro. Vi sono diverse forme di previdenza complementare a cui partecipare in base ai propri bisogni e situazione professionale.
La previdenza complementare è il mezzo idoneo per ottenere un assegno di riserva, in aggiunta a quello versato dall’INPS o dall’ente previdenziale di appartenenza. Si parla di strumenti disciplinati dalla COVIP, la Commissione di Vigilanza sui Fondi Pensione.SEcondo quella Commissione al giugno del 2022 sono circa 8 milioni e mezzo i sottoscrittori di questi strumenti per programmare al meglio il proprio futuro.
Aderendo a uno di questi strumenti è possibile avere una rendita per tutti gli anni della pensione, evitando il pericolo di esaurire i risparmi e non riuscire a mantenere il tenore di vita una volta entrati in pensione soltant con l’assegno della previdenza pubblica. Inoltre iniziando presto a versare una quota per la pensione complementare, il capitale diventa maggiore, sfruttando anche le opportunità e correndo i rischi del mercato. Nella pensione complementare poi ci sono dei vantaggi fiscali con la una deducibilità fin da subito e tassazioni future delle rivalutazioni più basse.
Inoltre la ritenuta fiscale della prestazione fiscale sarà minore rispetto all’aliquota ordinaria. Parte del finanziamento delle forme pensionistiche complementari sono a carico del datore di lavoro e lo stesso trattamento di fine rapporto (TFR) può essere versato dal datore di lavoro in una forma pensionistica. Gli strumenti complementari con incentivi fiscali dello Stato sono quelli disciplinati dalla Covip e sono i fondi negoziali, fondi aperti e PIP (Piani Individuali Pensionistici) e i pù diffusi sono i PIP, con oltre 3 milioni di iscritti.
La rendita vitalizia che forma la pensione complementare si determina con i versamenti annuali, la rivalutazione dei versamenti e la trasformazione in rendita vitalizia della cifra accantonata. In questo modo la il momento del pensionamento appare meno preoccupante e la rendita dà la possibilità di un tenore di vita accettabile.