Lo sapevi che è possibile aprire un mutuo anche se si è titolari di partita iva? Ecco nello specifico quanto fatturare
Sempre più italiani, ormai, coltivano il sogno di acquistare e possedere un immobile di proprietà per ricercare un po’ di stabilità e sicurezza nella propria vita, ma anche per entrare a pieno titolo nel mondo degli adulti. Una delle vie più intraprese, soprattutto dai giovani, in questo caso è rappresentato proprio dal mutuo e dalla possibilità da lui rappresentata di ricevere un ingente aiuto economico. Quello che però non tutti sanno è che possibile farne richiesta anche se si è titolari di Partita Iva.
Ebbene sì, nonostante molto spesso si tenda a guardare alla partita iva come un limite o un ostacolo in tantissimi aspetti della nostra vita, questo non è uno di quei casi. Se dunque siete artigiani, commercianti o liberi professionisti titolari di partite iva, potete tranquillamente fare richiesta per l’apertura di un mutuo. Fate molta attenzione però, perché c’è un “ma”. Continuate a leggere insieme a noi per saperne di più.
Una delle domande più gettonate di questi ultimi tempi, soprattutto in vista del grave periodo di crisi economica che stiamo attraversando da qualche mese a questa parte, riguarda proprio la possibilità e la probabilità che ognuno di noi ha di richiedere e di ottenere un mutuo per l’acquisto di un immobile. In particolare, noi di PensioniOra abbiamo deciso oggi di soffermarci sui titolari di una partita Iva, e su quali sono i requisiti a loro richiesti per rientrare in questa categoria di persona.
Ebbene sì, perché a discapito di quanto molti pensano in realtà anche i lavoratori autonomi e i liberi professionisti hanno la possibilità e il diritto negli ultimi anni di richiedere un prestito alle banche per poter acquistare un immobile di proprietà. Per richiedere l’apertura di un mutuo, i lavoratori con partita iva non devono fare altro che rivolgersi alla banca con tutti i documenti necessari e attendere l’eventuale verificare prima della risposta definitiva. Attenzione però perché c’è un ma molto importante che riguarda i titolari di una partita iva e la possibilità, da parte loro, di ottenere un mutuo da una banca.
Il rapporto tra la rata stabilita e il reddito infatti tiene conto di quello che è il reddito al netto e non al lordo: per poter calcolare preventivamente questa rata, dunque, bisogna moltiplicare la rata per dodici, dividere poi per il reddito netto e infine moltiplicare per cento. A questo punto saprete la vostra possibilità di ottenere un mutuo, ben sapendo che secondo quanto stabilito dalle banche la rata non deve essere superiore del trenta per cento rispetto al reddito disponibile del richiedente.