Il mese di marzo è agli sgoccioli e l’Agenzia delle Entrate non dimentica le date per chiudere i pagamenti
Nei nostri calendari di ogni mese, purtroppo ci sono quelle date da cerchiare col rosso, in cui non possiamo dimenticare i nostri impegni. Le tasse sono un obbligo da versare nei confronti dello stato e dei gestori che ci permettono di avere luce, acqua, gas e non solo.
Il fisco è bene attento a ciò che facciamo, se completiamo correttamente i nostri pagamenti e se non abbiamo soprattutto debiti da risolvere. L’Agenzia delle Entrate è quell’istituto in cui sono inseriti tutti i nostri pagamenti ed impegni effettuati nei confronti del fisco.
Scadenze del mese di marzo, quali sono?
Nel portale dell’Agenzia delle Entrate sono presenti tutti i pagamenti da effettuare nel mese di marzo, che sta per finire. Sarebbe opportuno non farlo scadere, e rispettare di chiudere i pagamenti entro il 31 marzo. Meglio risparmiare per non trovarsi poi in difficoltà, oppure pagare nella data precisa indicata quando ci arriva una fattura.
Perché se non si paga, si rischia di accumulare cifre in continuazione, per poi rischiare la rateizzazione delle somme. Le bollette in questo periodo sono anche in leggero calo, quindi sarebbe anche meglio approfittare e pagare.
Ma quali sono le varie scadenze fiscali da chiudere entro il 31 marzo 2023? Vediamo:
- Amministratori di condominio: trasmissione telematica dei dati relativi agli interventi di recupero del patrimonio edilizio e di riqualificazione energetica effettuati su parti comuni di edifici residenziali.
- Canone TV: Arriva una una comunicazione all’Agenzia delle Entrate per via telematica relative a cambiamenti dei dati di dettaglio relativi al canone Tv addebitato, accreditato, riscosso e riversato nell’anno precedente al fine di rendere definitivi i dati dell’anno precedente per l’attività di controllo
- Contratti di affitto: versamento dell’imposta di registro relativa a contratti nuovi o rinnovati tacitamente con decorrenza dal 1° marzo 2023
- Elenchi Intra-12: gli enti non commerciali e gli agricoltori esonerati devono inviare gli elenchi relativi agli acquisti intra comunitari di beni registrati nel mese di febbraio, con indicazione dell’ammontare dell’imposta dovuta e degli estremi del relativo versamento.
- Enti associativi – Modello EAS: invio telematico del “Modello per la comunicazione dei dati rilevanti ai fini fiscali da parte degli enti associativi”, nel caso in cui, nel corso del 2022, si siano verificate variazioni di alcuni dei dati dell’ente precedentemente comunicati
Senza dimenticare inoltre, i versamenti sulle imprese assicurative e il versamento dell’Iva relativa al mese di febbraio.