In arrivo il nuovo bando per riempire le migliaia di posizioni rimaste aperte presso l’Agenzia. Ecco i requisiti che occorrono per essere selezionati
Ogni volta che giunge pubblicamente la notizia dell’uscita di un bando pubblico è sempre una felice novità, e non soltanto in considerazione della scoperta di un nuovo giacimento di posti di lavoro. Nemmeno perché si associa il famigerato posto di lavoro da dipendente pubblico il vero e il restante posto fisso; nessun margine di precarietà o contratti dalla durata infima. Potrebbe in parte essere vero tutto questo; ma solo in esigua parte.
Insomma, la questione, forse, è un’altra. Notoriamente è raro assistere ad una generalizzata chiamata dei lavoratori italiani, più o meno giovani, con lo scopo di occupare mansioni e postazione in numeri che estremamente di rado sfiorano – se non addirittura superano – le migliaia di unità. Ciò si pensa, in fondo, poiché generalmente la Pubblica Amministrazione fa fatica a fronteggiare i fisiologici ricambi generazionali.
Agenzia delle Entrate, migliaia di assunzioni in arrivo
Per decenni si è considerato il campo della PA come il campo privilegiato delle fossilizzazioni professionali e delle gerarchie; tanto più nell’ambito della tecnologia al servizio dell’organizzazione e della logistica. L’esito di quello oggi resta parzialmente un “retro-pensiero” è dipinto dai colori della kafkiana farraginosità alla quale i cittadini pensano di andare incontro ogni qualvolta debbono presentare o risolvere un’istanza proprio all’interno di qualche ufficio pubblico.
In anni più recenti, invece, non solo il progresso della tecnologia, dell’informatica, della Rete ha fatto uscire dallo stallo una realtà, spesso rappresentata da milioni di scartoffie (smarrite o ingestibili) e da chilometri di archivi, esaminata – al contrario – con occhio sempre più manageriale, mutuato dalle tecniche di progettualità presenti con netto anticipo nel settore privato. E infine, fondamentale è il coraggio di inserire le nuove generazioni di lavoratori, decisamente più preparate ad affrontare questi cambiamenti con competenza e motivazione.
In questo quadro si inseriscono i bandi pubblici per le nuove leve da introdurre presso le filiali dell’Agenzia delle Entrate. Si tratta di circa 11mila assunzioni complessive che entreranno a pieno regime nel 2024. Gli aggiornamenti (bandi compresi) saranno pubblicati sui siti istituzionali e nella Gazzetta Ufficiale. Soltanto 2mila unità saranno collocate come funzionari dell’amministrazione tributaria. Moltissimi contratti saranno destinati ai nuovi lavoratori digitali, quali analisti e data scientist. Nelle prove di valutazione, i focus si concentreranno su diritto amministrativo, privato e costituzionale, oltre alle norme in materia fiscale, ma non mancheranno verifiche di cultura generale e quelle relative ad argomenti di tipo tecnico. I requisiti sono i consueti, concernenti la cittadinanza italiana; per i dettagli occorrerà leggere i bandi.