Cartelle esattoriali, la data da tenere sotto controllo e segnare sul calendario per definire alcune posizioni pendenti
L’Agenzia delle Entrate sta definindo nel dettaglio le questioni relative alla cosiddetta tregua fiscale, introdotta dal governo con la Leggi di Bilancio approvata a fine dicembre scorso. Si tratta di un provvedimento molto atteso da milioni di contribuenti alle prese con problemi e contraddottori con il Fisco.
Questa misura è stata una delle questioni dibattute nella campagna elettorale e richiede tutte le necessarie definizioni per rispondere alle aspettative dei cittadini. Non casulamente l’Agenzia delle Entrate dopo le due note esplicative fornite nel mese di gennaio, prosegue i chiarimenti con una corposa circolare pubblicata di recente. Tra l’altro alcune informazioni riguardano la cosiddetta definizione agevolata con una data da non dimenticare.
Per la definizione agevolata delle controversie tributarie pendenti 2023 i contribuenti hanno tempo fino al 30 giugno 2023, ecco la data da ricordare assolutamente, se si intende rientrare nei termini di questa misura. Va sottolineato che se non vi sono pendenze monetarie da versare, la definizione avviene mediante la sola presentazione della domanda.
Questa definizione agevola dà modo ai cittadini di terminare il contenzioso con il Fisco attraverso il versamento di una somma pari al tributo che si deve, senza gli interessi e le sanzioni previste. Se si tratta esclusivamente di sanzioni che coinvolgono la controversia, la cifra da pagare è pari solo alle sanzioni stesse. Ma i vantaggi non escludono la possibilità di rateizzare il debito per gli importi superiori a 1000 euro, per un massimo di 20 rate trimestrali di importi identico.
Le scadenze di pagamento delle varie rate sono le seguenti: 30 giugno per la prima senza interessi, poi 30 settembre, 20 dicembre, 31 marzo e 30 giugno di ogni anno, inclusi gli interessi legali. La domanda di definizione agevolata va presentata, come accennata entro il 30 giugno per via telematica Entratel o Fisconline dai contribuenti abilitati oppure mediante i soggetti incaricati per risolvere le questioni delle cartelle esattoriali.
Per le domande si deve usare uno specifico software presente sul sito dell’Agenzia delle Entrate alle pagine dedicate al servizio. Anche la predisposizione dei documenti da inviare deve essere effettuata mediante i software dell’Agenzia, nello specifico Entratel e File Internet, nelle funzioni Documenti – Autentica singolo file e Documenti – Prepara file.