Quando subentrerà il nuovo reddito di cittadinanza Mia

Questo sarà il momento ufficiale per l’approdo della nuova modalità di sostegno economico ai redditi più svantaggiati. In cosa consiste la nuova misura

quando decorrerà nuova mia
INPS (Foto Adobe – pensioniora.it)

Dal 1° gennaio di quest’anno la legge di bilancio sta dettando le attuali linee guida della politica economica per i restanti mesi solari; di fatto, non poteva non poteva non coincidere con un contesto internazionale a dir poco delicato, sommerso da più fronti di crisi, effetti della principale crisi energetica ed economica. Intanto, il 2023 si è aperto con un favorevole andamento in controtendenza dei prezzi sul gas che lasciano ben sperare in ottica delle prossime bollette.

Certamente, l’esigenza di aiuti economici tra i cittadini chiama in causa quello strascico di effetti finanziari registrati nei numerosi bilanci familiari di lavoratori e pensionati in difficoltà; conseguenze, queste, acuite in presenza di uno o più figli da mantenere. In tal senso, in linea con la “sensibilità” ideologica dell’attuale esecutivo, i nuclei familiari manterranno alcuni sussidi, con ristori inclusi per alcune fasce.

Ecco la data di decorrenza del nuovo reddito di cittadinanza Mia

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INPS (Foto Adobe – pensioniora.it)

Dal precedente anno, sin da questo mese si raccoglierà l’eredità di un’essenziale misura nei confronti delle famiglie, come quella dell’Assegno Unico e universale. Esso è infatti giunto alla sua seconda annualità di erogazione, in partenza dopo il termine del 1° marzo scorso sulle nuove domande e sulle richieste di rinnovo. Al contempo, i redditi più bassi stanno già ricevendo dall’inizio dell’anno la nuova tornata di pagamenti del Reddito di Cittadinanza.

Si tratta di una tornata ben diversa dalle altre dal momento che il 2023 rappresenta l’ultimo anno di proroga della misura per il contrasto alla povertà e perché oggigiorno i cambiamenti sulla durata delle erogazioni hanno completamente ridisegnato il profilo dei relativi beneficiari. Ma oltre alle sette mensilità che riducono il beneficio del RdC, bisognerà confrontarsi – anche nei vantaggi – con la nuova MIA.

La nuova misura per l’inclusione attiva, sostituirà dal 1° settembre 2023 sia il Reddito sia la Pensione di Cittadinanza. Ad essere penalizzati saranno proprio gli attuali over 67 e le famiglie che percepiscono l’Assegno Unico. Anche la soglia reddituale ISEE, sin ora necessaria per il riconoscimento del RdC, si attesterà a 7.200 euro. La MIA sarà riconosciuta ai nuclei familiari che includono almeno un componente con disabilità o minorenne o con almeno 60 anni d’età, sia ai nuclei dove non sono presenti tali soggetti. Nel primo caso, la decorrenza sarà di 18 mesi per una misura percepita al 100 per cento; nel secondo caso, si percepirà al 75 per cento per 12 mesi.

 

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