Quali sono i debiti che fanno scattare il pignoramento sulla prima casa? Scopriamolo insieme in questo articolo di PensioniOra
Avere dei debiti non è mai una bella sensazione, soprattutto se siamo consci di doverli pagare ma la nostra situazione economica non è delle migliori. La situazione, poi, diventa ancora più difficile da gestire quando il debito non è nei confronti di un privato bensì nei confronti del Fisco, dell’Agenzia delle Entrate o di un istituto bancario.
Nel caso in cui un debitore non riesce ad estinguere il debito può incorrere anche nel pignoramento, ovvero una tipologia di espropriazione forzata con cui il creditore ottiene lo spossessamento di un bene del debitore che si è rivelato “inadempiente”. In casi estremi il pignoramento riguarda anche la prima casa. Vediamo quali tipologie di debiti fanno scattare il pignoramento di un immobile.
La prima casa è pignorabile tutte le volte in cui il debito è di natura privata. Questo si verifica quindi se il creditore è un istituto bancario o una finanziaria che ha erogato un prestito. Non è poi previsto un limite minimo di debito a partire dal quale il pignoramento immobiliare è possibile e anche con un debito non elevato il creditore può avviare le pratiche di pignoramento.
In caso di contrazione di un debito di natura privata la prima casa è quindi sempre pignorabile. Se invece il debito è di natura erariale è possibile, in alcuni casi, rientrare in una delle fattispecie di esenzione dalla pignorabilità della prima casa del debitore. In caso di debiti con l’erario la prima casa non è pignorabile se è l’unico immobile di proprietà del creditore; se è l’immobile dove il creditore risiede anagraficamente e se non è un bene di lusso.
Ci sono dei casi, però, in cui l’Amministrazione finanziaria ha la possibilità di pignorare anche la prima casa. Questo avviene se il debito erariale supera l’importo di 120.000 euro; se il valore di tutti gli immobili di proprietà del debitore è superiore a 120.000 euro. Ribadiamo che la prima casa è pignorabile, in ogni caso, se i debiti contratti dal debitore sono verso soggetti privati.
Per pignorare la prima casa è necessario che il creditore sia in possesso di un “titolo esecutivo” ossia una sentenza, un decreto ingiuntivo definitivo, un assegno, una cambiale o un contratto di mutuo stipulato dinanzi al notaio che deve essere notificato al debitore. Il creditore deve notificare al debitore l’atto di precetto, ossia l’invito a pagare entro 10 giorni. Entro e non oltre 90 giorni dalla notifica del precetto, il creditore deve notificare l’atto di pignoramento immobiliare per il tramite dell’ufficiale giudiziario.