Anche i pensionati sono a rischi pignoramento della pensione se hanno dei debiti nei confronti del Fisco o con un privato
Avere dei debiti non è mai piacevole per nessun contribuente, a maggior ragione se si tratta di una persona anziana. Investimenti fatti male, mutui troppo pressanti o cartelle esattoriali mai corrisposte sono tra i principali motivi di indebitamento di un italiano a cui si aggiungono anche i debiti verso i privati o le banche.
Coloro che negli ultimi anni hanno contratto un debito sia pubblico che privato si sono poi trovati maggiormente in difficoltà a causa anche del caro bollette e dell’inflazione: questi due fenomeni hanno contribuito a svuotare ulteriormente le tasche degli italiani. Come detto anche i pensionati possono trovarsi, in caso di debiti, la pensione pignorata…
Pignoramento pensione: ecco quando scatta e il limiti imposti dalla Legge
A causa del caro bollette e dell’inflazione lo Stato ha apportato degli adeguamenti non solo per quanto riguarda le pensioni minime ma anche sull’assegno sociale e sul tetto di pignoramento. La quota di pensione che può essere pignorata, quindi diminuisce, dal momento che lo Stato deve assicurare al pensionato il minimo vitale per sopravvivere ogni mese.
Il pignoramento della pensione si attiva, ovviamente, solo dopo numerosi solleciti di pagamento non presi in considerazione. Il pignoramento scatta quando i pensionati hanno debiti con il Fisco ma anche con i privati: parliamo dunque di mutui non estinti ma anche cartelle esattoriali.
In caso di pignoramento della pensione, però, la Legge impone che al pensionato deve essere garantito il minimo vitale. Per conoscere le cifre, si deve partire dall’assegno sociale, assegno che viene erogato a favore dei cittadini in stato di povertà economica. Per il 2023 l’importo minimo dell’assegno sociale è di 503,27 euro al mese per 13 mensilità: il minimo vitale corrisponde al doppio dell’assegno sociale, dunque circa mille euro.
Ancora, il pignoramento della pensione non può essere superiore al quinto della cifra che eccede il minimo vitale. Dunque, se si vuole sapere quanto può essere pignorato dalla propria pensione, si deve fare la differenza tra il mensile e 1.006 euro. A questo punto di ciò che rimane si conta un quinto.