Esiste un complesso ma aggiornatissimo strumento di consultazione che consente di conoscere la situazione debitoria al dettaglio. Di cosa si tratta
Oggi più che mai, è assolutamente piena consuetudine quella di accompagnare le richieste e le esigenze della vita dal sostegno di prestiti e finanziamenti. La comodità di dilazionare in sostenibili uscite mensili la restituzione del debito sottoscritto permette di raggiungere obiettivi economici importanti, senza per questo possedere una base finanziaria – ai più – irraggiungibile. Emblematico di questa logica, è il mutuo, strumento utile e fondamentale per l’acquisto di una casa.
Il prestito per divenire proprietari di un immobile rappresenta soltanto uno dei molteplici traguardi che finalmente si possono tagliare, a prescindere dalla personale capacità finanziaria: ad esempio, si può agevolare l’acquisto di un’automobile, farsi la vacanza dei sogni, sostenere le spese per costose cure sanitarie, o magari finanziare l’aiuto economico a un figlio. Sono sufficienti buone garanzie e una capacità di solvibilità in grado di dare una positiva impressione nella valutazione dell’istituto di credito.
Nei tempi odierni, una famiglia può avere a suo carico più di un finanziamento. Tutto dipende dalla tolleranza delle sue entrate a sostenere la restituzione a rate, rispetto alle risorse che occorrono per la sussistenza. Lo stesso istituto di credito, infatti, non può esigere, ogni mese, una rata pari a più di un terzo di uno stipendio (ad esempio). Oltre al mutuo, o al prestito per comprare l’auto, si possono accumulare piccole finanziamenti, come quelli per l’acquisto di elettrodomestici o di dispositivi elettronici.
Piccole (o piccolissime) rate, singolarmente sostenibili, ma che nel complesso possono costituire un’uscita che supera irreparabilmente la soglia di sostenibilità. Prima di toccare l’irreparabile, ossia di venir classificati “cattivi pagatori”, è possibile consultare la lista di più finanziamenti in corso, e monitorarne lo stato e le scadenze. Utile, anche nell’ottica di poter chiedere o meno un’atro prestito.
In corso, possono esservi la restituzione di un finanziamento con uno scopo, come un mutuo (prestito finalizzato), o senza un obiettivo (prestito personale). Ad ogni modo, i prestiti concessi non superano la soglia di 75mila euro. Ciascuno di questi prestiti viene censito all’interno del Sistema di informazioni creditizie (SIC), la banca dati gestita dalla Centrale rischi finanziari (CRIF) e contenente i nominativi di tutti i soggetti in debito con gli istituti di credito. Sono le stesse banche a consultare la banca dati, per verificare che il loro cliente non sia incluso nella lista dei cattivi pagatori, o rappresenti, al contrario, un affidabile debitore. Gli stessi privati, ossia i debitori, possono consultare il SIC facendo richiesta all’agente o all’intermediario preposto alla concessione del prestito, per richiedere le informazioni sul proprio conto, relative alle posizioni creditizie aperte.