Alcuni chiarimenti da parte dell’Agenzia delle Entrate sulla cosiddetta tregua fiscale, si definiscono i dettagli della procedura
Avvicinandosi alcune scadenze fiscali che coinvolgeranno numerossimi contribuenti, l’Agenzia delle Entrate sta chiarendo al meglio i contorni della tregua fiscale, rispondendo alle sollecitazioni e ai dubbi espressi dalle associazioni di categoria e dagli ordini professionali su alcune norme introdotte dalla Legge di Bilancio 2023.
La circolare 6/E del 20 marzo 2023 fornisce tutta una serie di indicazioni e chiarimenti pratici su numerose questioni, come informa con un comunicato stampa proprio l’Agenzia delle Entrate. Le informazioni richieste dagli utenti rispondono quindi a esigenze concrete e servono a definire quali atti rientrano nei provedimento messo in campo dal governo. I documenti esplicativi sono stati già pubblicati nel mese di gennaio, ma questi chiarimenti sono necessari per evitare fraintendimenti interpretativi.
Gli argomenti trattati dalla circolare sono molteplici e riguardano diversi punti e dubbi sollevati dagli utenti dell’Agenzia:
Tra l’altro la circolare afferma che si considera irregolarità formale, dunque sanabile, l’invio oltre i termini previsti dlle fatture al Sistema di Interscambio (SdI), purché le fatture siano incluse esattamente nella liquidazione dell’Iva di competenza con il pagamento dell’imposta. Il documento definisce poi il ravvedimento operoso speciale introdotto con la lagge di bilancio che permette di regolarizzare violazioni relative alle dichiarazioni presentate fino al 31 dicembre 2021.
Questo ravvedimento consente il pagamento della sanzione ridotta a 1/18 del dovuto, purché le trasgressioni non siano state già contestate. Altro punto discusso quello della definizione agevolata degli atti del procedimento di accertamento, con attenzione a quelli che scaturiscono dalle verifiche formali e non rientrano nella eventualità di applicazione della definizione agevolata.
Questi atti però rientrano, chiarisce la circolare, negli iter di ravvedimento speciale delle inosservanze tributarie. Quindi molta carne al fuoco che dovrebbe soddisfare le richieste da parte dei professionisti del settore, in considerazione della complessità e delicatezza della materia.