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Hai app TikTok? E’ giusto che tu sappia questa cosa

L’uso che non ci si aspetta dell’app più diffusa nell’intrattenimento e nel divertimento tra i giovani; con rischi sulla salute mentale. I dettagli

TikTok (Foto Adobe – pensioniora.it)

La vita di un essere umano, almeno quello delle società occidentali più tecnologicamente avanzate, ruota attorno al funzionamento e alle funzioni di uno smartphone da almeno un decennio. E non sembra scorgere fenomeni che possano far intuire anche una celata controtendenza. L’utilizzo massivo non concerne tanto i contatti telefonici, sempre più démodé, quanto l’accesso permanente stimolato dai social.

Questi ultimi rappresentano un’esperienza immersiva che fonde la comunicazione reale, comprendente – strano a dirsi – il pensiero umano, con il nuovo paradigma comunicativo della virtualità, con il suo idioma omologato, semplificato, approssimato per utenti di luoghi, lingue e culture diverse. Negli ultimissimi anni, poi, il bacino più ricco di utenza è stato conquistato fondamentalmente dall’intrattenimento.

Hai app TikTok sul cellulare? Occhio all’utilizzo frequente

TikTok (Foto Adobe – pensioniora.it)

Nonostante il pericolo di un assottigliamento critico, o di una deriva critica che indebolisce qualsiasi filtro rispetto alle informazioni che giungono sui piccoli monitor portatili in tutto il mondo, lo scenario peggiore deve ancora arrivare. Mentre dominano nel mondo i grandi social d’Oltreoceano, quali Facebook e Instagram, è indubbio che a spopolare tra le fasce più giovani vi è l’applicazione (prima cinese, ora annoverata nel gruppo Meta) TikTok. 

La rete sociale di intrattenimento e divertimento ha fatto breccia tra i giovanissimi che si cimentano in video di pochi secondi mentre accennano ad una canzone o a un ballo, o realizzano lo scherzo più singolare della loro vita. TikTok è diventata però una delle piattaforme preferite da politici o think tank di ogni sorta, che ne hanno intuito la malleabilità dell’app, oltre alla capacità di manipolare l’opinione critica del loro rispettivo seguito.

Nel corso degli anni, gli studi scientifici e sociologici hanno imputato di tutto all’algoritmo di TikTok: un algoritmo aggressivo, causa di inebetimento e dipendenza, assuefazione e gratificazione. Insomma, un loop di dopamina che incide sulla sensibilità della relazione tra il tempo che scorre e l’influenza su funzioni cognitive, quali la memoria, la percezione e l’attenzione. Questo perché l’applicazione è capace di realizzare una lettura mentale, e da remoto, dell’utilizzatore. I danni sull’attenzione dell’utente sono sotto gli occhi di tutte le ricerche a riguardo, tale da indurre ala Repubblica Popolare Cinese ad istituire un registro degli algoritmi, definendone funzioni ed obiettivi. Perché presto si potrebbe parlare di arma nei confronti delle società di potenziali Stati nemici.

 

 

Pubblicato da
Roberto Alciati