Molti percettori del Reddito di Cittadinanza stanno trovando meno soldi sulla carta a causa di un problema di…tempistiche!
Il Reddito di Cittadinanza ha ormai i mesi contati. Il governo Meloni ha infatti deciso di eliminarlo a favore di una nuova misura di inclusione sociale che dovrebbe essere attiva a partire da settembre 2023. La leader di Fratelli d’Italia non ha infatti mai visto di buon occhio la misura introdotta nel 2019 dal governo Conte e aveva affermato, sin dai tempi della campagna elettorale, di volerla modificare drasticamente.
E così, a partire da gennaio 2023, il RdC è erogato per gli occupabili, ovvero per chi ha tra i 18 ed i 60 anni e può lavorare tranquillamente, per soli 7 mesi e senza possibilità di rinnovo. Inoltre queste persone, per non perdere il sussidio, dovranno accettare il primo lavoro proposto e seguire dei corsi di formazione.
Proprio in relazione ai corsi di formazione che molti percettori hanno notato che la misura viene decurtata se non ci si presenta al Centro per l’Impiego nel tempo utile e necessario. A volte può infatti accadere che l’SMS di convocazione arriva in ritardo o non è visualizzabile: queste persone, per motivi che non dipendono affatto da loro, rischiano ora la revoca del Reddito di Cittadinanza.
L’unico modo per evitare la decurtazione del sussidio se non si presenta ai centri per l’impiego è presentare una giustificazione medica o lavorativa. Nonostante questo, però, molti percettori hanno segnalato di essere stati impossibilitati a presentarsi al colloquio conoscitivo perché l’avviso di convocazione sarebbe arrivato tardi, a poche ore dall’appuntamento stesso.
Il tutto è stato documentato attraverso la pagina Facebook “INPS per la famiglia”. Qui un utente ha lasciato un messaggio a cui ha risposto direttamente l’INPS. L’Istituto ha però risposto di non avere nessuna responsabilità per le comunicazioni giunte in ritardo o per quelle non visualizzabili, visto che l’attività del Centro per l’Impiego non è collegata a quella di INPS: i due enti non comunicano.
Proprio per questo motivo che l’INPS non ha inviato nessun messaggio di “avviso” ai percettori RdC che rischiano la revoca dopo le ripetute decurtazioni. Nel caso in cui l’SMS di convocazione sia arrivato dopo, l’unica cosa che l’INPS suggerisce è quella di contattare il contact center per fare una verifica sulla pratica.