Ecco quali sono le principali cause della mancata concessione del finanziamento e quali margini ci sono per rimediare nell’immediato. I particolari
Oggigiorno, non mancano varie opportunità per realizzare il principale desiderio di vita per la maggior parte delle persone: acquistare una casa, specialmente se si tratta di giovani single o famiglie. Tali possibilità fanno riferimento in primo luogo, al fatto di rispettare tutte le condizioni per ottenere un finanziamento atto a finalizzare la compravendita; ed oggi, esse vengono formulate in base dalle variegate forme di lavoro o di situazioni economiche che possono consentire un sufficiente margine di restituzione del debito.
A partire dalla deflagrazione della crisi energetica ed economica, l’inflazione ha contribuito pesantemente ad alterare i tassi di interesse, posti al rialzo dalla Banca Centrale Europea; lo scorso autunno, tale correzione ha annullato tutti i vantaggi dei mutui sia a tasso fisso che variabile, oltre a far registrazione punte di aumento nelle restituzioni essere, pari a 250 euro in più sulla rata mensile.
Quando può avvenire il rifiuto di un mutuo?
Una crisi come quella scoppiata con i noti eventi bellici in Ucraina, con indubbi effetti sul costo della vita per tutti i cittadini europei, ha aperto una escalation nella erogazione complessiva dei finanziamenti per l’acquisto di un immobile, che non poteva non investire l’Italia. Nella fattispecie, però, l’erogazione dei bonus fiscali sui mutui per gli under 36 ha evitato una violenta crisi in questo settore.
Di fatto, sono cresciuti esponenzialmente i dati sulle locazioni, più che sulle nuove proprietà. Nonostante i piani flessibili, oggi insiti nei finanziamenti concessi, non è rato che una richiesta di mutuo possa essere respinta: basta un reddito troppo basso a fronte di un importo richiesto troppo alto. La rata di restituzione, infatti, non deve superare la quota di un terzo dello stipendio.
Se lo stipendio resta incerto, saranno valutate entrate alternative, come affitti non registrati o somme di altra derivazione. Altrimenti, la banca non escluderà la situazione patrimoniale, stimata mediamente del 30-35% del reddito. Prima di rifiutare la concessione, l’istituto di credito propone la firma di una fideiussione, e dunque la firma di un garante, possessore di un reddito accettabile. Non viene ignorata la presenta di altri prestiti in corso di riscatto. Anche l’immobile che sta per essere acquistato non deve presentare “ombre”: deve offrire buone garanzie di rivendibilità; non vi devono essere irregolarità edilizie. Spesso una casa donata dai genitori non viene inclusa tra le garanzie, dato che potrebbero farsi avanti eredi che ne pretenderebbero una quota di eredità. In caso di rifiuto, al cliente conviene chiudere l’istruttoria e tentare una nuova richiesta di prestito presso un’altra banca. Quest’ultima non riceverà la segnalazione dalle Centrali rischi, dal momento che la pratica è stata annullata dal cliente stesso. In caso di particolare e difficoltose controversie tra clienti e banche, è opportuno rivolgersi all’Arbitro Bancario Finanziario, in grado di dirimere lo stallo prima di coinvolgere il tribunale.