Whatsapp è l’applicazione di messagistica più diffusa al mondo, usata da tutti. Ma qualcosa è vietato? Cosa si rischia?
Whatsapp ha totalmente creato una vera e propria dipendenza per tutti gli esseri umani. L’applicazione di messaggi è quella maggiormente usata in tutto il mondo, per scrivere , videochiamare, telefonare o per scambiarsi messaggi semplicemente via audio.
Come si sa è possibile inviare foto per stare sempre legati con la persona con la quale si parla oppure divertirsi nel gruppo in cui si fa parte. Gruppi di amici per uscire la sera, oppure quelli della partitella di calcetto. È possibile vivere senza whatsapp? Probabilmente no. Anche il mondo del lavoro ha bisogno di questa applicazione.
Screenshot con whatsapp, è possibile?
Come anticipato, attraverso whatsapp, girano migliaia di messaggi e foto inoltrati e provenienti anche da altri gruppi, che non fanno parte del nostro cellulare. Oppure, gli screenshot. Cosa sono? Gli screenshot, non è altro che una sorta di fotografia istantanea dello schermo di un pc o di uno smartphone, un’immagine di quanto in quel momento appare sul display. Lo screenshot è eseguibile sia da pc che da tablet o smartphone utilizzando precisi comandi o combinazioni di tasti che variano in base al dispositivo in uso.
Ma è possibile inviare uno screenshot? È legale farlo inoltrare? Perché come si sa, sulle applicazioni girano anche immagini vietate, che possono colpire la privacy di una persona. Infatti, whatsapp, nelle proprie impostazioni precisa che:
- non rischiare di essere sanzionati per la propria condotta illegale;
- non rischiare di ritrovarsi coinvolti in una causa legale da parte del soggetto leso;
- evitare di incorrere nell’interruzione del servizio.
Quindi, si consiglierebbe, di evitare la diffusione continua degli screenshot. Come si legge nelle informazioni guida, whatsapp sottolinea: è violazione “modificare, sospendere o risolvere l’accesso o l’utilizzo dei nostri Servizi in qualsiasi momento per condotta sospettosa o illegale, compresi i casi di frode, o se riteniamo ragionevolmente che l’utente violi i nostri Termini o crei danni o rischi legali per noi, i nostri utenti o altri”.
Se si invia anche una comunicazione privata di altre persone, si rischia la reclusione da un minimo di 6 mesi a un massimo di 3 anni, perché si viola la legge sulla privacy di un soggetto. Si rischia anche il reato per diffamazione, con reclusione fino a 1 anno e la multa fino a 1.032 euro.