Da parte dell’Istituto prevedenziale niente invio di comunicazioni in questa modalità per alcuni giorni. Ecco quali sono le modalità sostitutive
Sin dalla drammatica circostanza della epidemia da Coronavirus e della relativa emergenza sanitaria, la gestione hai riguardato diversi aspetti: ovviamente, quello igienico sanitario; ma anche questa volta, non si è potuto fare a meno di fornire una lettura alla strategia di soccorso ulteriormente in termini economici. D’altronde i contagi hanno eroso sì sistemi immunitari e anticorpi, ma anche redditi, bilanci domestici, famiglie.
Con la replica emergenziale nel corso dell’attuale crisi energetica ed economica, un ruolo insostituibile è stato assunto dall’INPS, il braccio fattuale delle casse statali. Negli ultimi anni sono stati erogati straordinariamente bonus e sussidi, senza dimenticare di pagare pensioni ed indennità regolari, cercando di far quadrare i precari conti, ai quali è gravato il mantenimento del tessuto sociale.
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Nel frattempo, la vita ordinaria dell’Ente previdenziale è inesorabilmente influenzata dall’attuale legge di bilancio, a sua volta interprete delle possibili soluzioni sull’odierno scenario economico-finanziario nazionale ed internazionale. Un’azione in atto nel quadro di una escalation inflazionistica che non allenta le redini di una crescita inarrestabile, mettendo in allerta i conti pubblici.
Pertanto le fasce più svantaggiate della popolazione, rappresentate dagli esigui redditi da lavoro o da trattamento pensionistico, se non l’ancor più esiguo reddito da sussidio, sono assistite dalla recente proroghe di alcune importanti misure economiche messe a disposizione dallo Stato: tra le quali, il Reddito di Cittadinanza, l’Assegno Unico per le famiglie e vari bonus, come quello per le nascite, l’asilo nido o il bonus sociale.
Misure, soprattutto RdC e AUU, rinnovate ma dove la burocrazia fatica a metabolizzare in tempo reale le domande dei suoi richiedenti, talvolta imponendo verifiche che causano la sospensione di erogazioni già consentite e programmate. Spesso, il tutto avviene sotto gli occhi del contribuente che segue l’evolversi dello stato dell’arte dal suo profilo dedicato all’interno del Fascicolo Previdenziale telematico. Senza aggiungere altra benzina sul fuoco, si porta a conoscenza che fino al 29 marzo 2023, è in essere la sospensione dell’invio delle raccomandate postali con ricevuta di ritorno (A/R), senza eccezioni tra i destinatari. La causa del disservizio è dovuta allo svolgimento di interventi tecnici sui servizi di gestione e recapito della corrispondenza automatizzata. Il servizio resta regolare per tutte le altre tipologie di corrispondenza.