Quanto incide la casa di proprietà nell’ISEE

L’acquisto di un immobile ha certamente un peso nella definizione dell’indicatore reddituale di una famiglia. Ecco in quali proporzioni

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Casa di proprietà (Foto Adobe – pensioniora.it)

Nel corso del 2022 il settore immobiliare non poteva non risentire dell’effetto domino messo in moto dalla crisi economica e dell’energia. Tra le mura domestiche di coloro – chi come proprietario, chi in affitto – appartenenti alle fasce più svantaggiate, l’aumento esponenziale delle bollette sulle utenze domestiche ha costituito un fenomeno erosivo sui bilanci della casa.

La casa, in qualità di merce del mercato immobiliare, ha risentito di altre componenti e dinamiche di carattere globale, le quali anch’esse hanno finito per toccare non soltanto i portafogli, ma anche i risparmi. Si pensi alla principale, all’inflazione: elemento di crescita del PIL nazionale con la ripresa post emergenza sanitaria e ora connotato essenziale dello spettro della recessione.

Che peso ha la casa di proprietà nella dichiarazione ISEE

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Casa di proprietà (Foto Adobe – pensioniora.it)

La crisi è stata dunque – in misura meno eclatante – una crisi dei mutui, dato che molti potenziali proprietari, di fronte alla mancanza di sufficienti garanzie e al difficoltoso accesso ai finanziamenti da parte delle banche, hanno ripiegato nella ricerca di case in affitto. Il rialzo dei tassi di interesse non ha soltanto pesato sulla rata di chi un mutuo già ce l’ha, ma ha scoraggiato anche le nuove leve di titolari.

Come i precedenti, i neo proprietari (una coppia o anche un single) di un immobile possono iniziare ad include l’importante acquisto tra le componenti della dichiarazione ISEE. Quest’ultima è utile per accedere ad importanti misure economiche messe a disposizione dall’INPS, come il Reddito di Cittadinanza e l’Assegno Unico per le famiglie, ma anche molti bonus (asilo nido, maternità, bonus sociale ecc.).

Nella DSU della comunicazione ISEE, la dichiarazione di possesso di un immobile è associata al fattore patrimoniale, il quale si affianca al fattore reddituale annuo della famiglia. Esso rappresenta la somma del valore dei fabbricati, delle aree edificabili e dei terreni posseduti da ogni componente del nucleo familiare alla data del 31 dicembre dell’anno precedente a quello della determinazione ISEE. In effetti, però se la casa detiene un valore oltre 50mila euro, ad esempio, l’indicatore della situazione economica cresce tra 3.500 e 10mila euro circa; tale aumento rischia pertanto di compromettere il riconoscimento di diverse prestazioni sociali.

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