Osservare il costo dei servizi del proprio commercialista, ecco quanto si paga in media questo professionista
La figura del commercialista assume sempre più importanza nel mondo del lavoro autonomo e non soo. La continua rimodulazione delle norme tributarie, la presenza di una vasta casistica e al contempo di una pletora di circostanze soggettive rendono sempre più imprenscindibile la presenza del commercialista nelle molteplici scadenze fiscali e non solo che coinvolgono il mondo del lavoro autonomo.
Con ciò non si vuol dire che le legislazione tributaria e previdenziale riguardante il mondo del lavoro dipendente sia semplice, ma di certo le partite iva e le società richiedono una cura particolare e una conoscenza approfondita della materia. Un professionista, al netto di errori e disattenzioni sempre possibili e in buona fede, garantisce una relativa tranquillità per il contribuente di non incappare in problemi con l‘Agenzia delle Entrate. Ma proprio per la sua importanza l’onorario del commercialista può essere elevato, ma vediamo nel dettaglio quanto si può spendere.
Quanto costa il lavoro di un commercialista
Val la pena di ricordare che i compensi professionali possono essere preventivati e condordati tra cliente e commercialista in fase di conferimento dell’incarico, in virtù della comlessità del lavoro e dell’importanza del servizio svolto. Le attività di un commercialista sono molteplici e va da sé che curare la dichiarazione dei redditi di una partita iva forfettaria con relativamente poche fatture all’anno, non sia uguale che curare la struttura economica e finanziaria di un’impresa avviata.
Nel dettaglio un commercialista si occupa di contabilità ordinaria e semplificata, di contribuenti minimi e forfettari, di liquidazione iva e relative comunicazioni, di predisposizione di situazioni patrimoniali periodiche, di fatturazione elettronica, di amministrazione del personale, con l’elaborazione dei cedolini, la gestione del TFR dei dipendenti e altre prestazioni, di dichiarazioni fiscali con quella dell’iva e quella dei redditi, di bilanci. Ma questo è un elenco parziale delle attività per cui può essere conferito un incarico di lavoro a un commercialista.
Gli onorari variano a seconda del servizio svolto e del giro d’affari o dall’ammontare dei ricavi, per esempio. Prendiamo la dichiarazione dei redditi di una persona fisica titolare di partita iva, fino a 75mila euro l’onorario varia da 276 a 555 euro. Da 75.001,00 a 150.000,00 euro il compenso va da 498 a 748 euro. Un società di capitali con un giro d’affari fino a 150mila euro lonorario va da 487 a 830 euro.