Un albero vietato dalla legge, dove e perché questa incredibile vicenda dai risvolti drammatici per l’ambiente
Non tutti gli alberi sono piacevoli e regalano ombra e relax a chi si avvicina e li ammira. Alcuni sono ritenuti fuorilegge e sono messi severamente al bando. Tutto ciò può apparire eccessivo, ma in presenza di specie aliene è una prassi normali. La globalizzazione significa anche questo. Non solo lo spostamento di persone, delle loro attività e dei loro usi e costumi, ma anche di animali e, perché no, di vegetali.
Solo che questi spostamenti di vegetali e animali, più delle volte casuali o involontari, hanno delle ricadute notevoli sui loro luoghi di destinazione. Animali e piante possono essere invasive, adattandosi fin troppo bene ai nuovi ambienti, non avendo limitazioni biologiche o climatiche, occupando tutti gli spazi delle specie locali. Questi meccanismi che in natura hanno bisogno di moltissimo tempo, sono accelerati dalle attività umane e dai cambiamenti climatici in atto.
Albero illegale, di che cosa si tratta
La conseguenza di questi spostamenti non naturali è la diffusione incontrollata delle specie aliene nei nuovi territori, a danno di quelle autoctone e della biodiversità locale. Quanto descritto è quanto sta succendendo negli Stati Uniti con la Pyrus calleryana, una pianta ornementale originaria dell’Estremo Oriente, nota in Italia come pero da fiore o Chantecleer.
La notizia è corsa veloce sui social. In alcuni stati nordamericani come Ohio, Carolina del Sud e Pennsylvania piantare, coltivare, vendere questa pianta è illegale o lo sarà a breve. In Carolina del Nord e il Missouri le autorità daranno gratuitamente degli alberi ai residenti che abbatteranno il pero da fiore dai loro terreni e giardini. Tutto ciò come esempio della gravità della situazione in questa parte del mondo.
La particolarità della Chantecleer è la sua grande resistenza ad agenti esterni come insetti e parassiti di varia natura, resistendo a numerose malattie pericolose per altri vegetali. I germogli ripendono vita dai tronchi abbattuti e trattati addirittura con azoto liquido. L’unico modo conosciuto al momento per estirpare la pianta è l’uso di erbicidi direttamente sulle piante appena nate.
Ma il problema è la rapida diffusione di germogli e piantine che presto diventano resistenti e quasi invincibili. Al momento non si segnalano particolari problemi in Italia. La presenza del pero da fiore non sembra destare preoccupazioni, ma qualche albero potrebbe essere già cresciuto nei giardini e parchi di città e paesi.